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Bce: Italia fra i virtuosi del deficit, ma attenzione a non allentare il risanamento

Secondo la Banca centrale europea l’Italia è uno dei sei Paesi ad avere un rapporto deficit-Pil entro il 3%, ma il percorso di risanamento previsto nell’ultimo piano di stabilità italiano “deve essere rispettato rigorosamente, in modo da minimizzare i rischi di sforare il limite”.

Bce: Italia fra i virtuosi del deficit, ma attenzione a non allentare il risanamento

In Italia “gli obiettivi di risanamento dei conti pubblici sono stati considerevolmente allentati rispetto all’aggiornamento dal programma di stabilità dello scorso anno verso un percorso di aggiustamento più graduale. In base alle attese, nel 2013 il rapporto tra debito pubblico e Pil raggiungerebbe il picco di circa il 130%”. Lo rileva la Banca centrale europea nell’analisi trimestrale sulle finanze pubbliche inserita nel bollettino mensile. Secondo l’Eurotower, il percorso di risanamento previsto nell’ultimo piano di stabilità italiano “deve essere rispettato rigorosamente, in modo da minimizzare i rischi di sforare il limite del 3%” del rapporto deficit-Pil. 

“Questa sarà una sfida chiave per il nuovo Governo – si legge ancora nel testo –. Sussistono rischi connessi agli interventi di riduzione del disavanzo che riguardano soprattutto un’evoluzione macroeconomica peggiore delle aspettative, ma anche un rallentamento delle entrate rispetto alle dinamiche ipotizzate nonché maggiori spese”.

In ogni caso, la Bce sottolinea anche che l’Italia è tra i sei paesi dell’area euro ad aver riportato un deficit di bilancio entro il limite del 3% rispetto al Pil insieme a Germania, Estonia, Lussemburgo, Austria e Finlandia. Al tempo stesso, però, il nostro Paese è uno di quelli con il maggiore debito, la cui incidenza sul Pil è attesa al 132,2% nel 2014 dalla commissione europea.

EUROZONA: DISOCCUPAZIONE RECORD, LENTA RIPRESA DEL PIL DA FINE 2013

Restano cupe le prospettive del mercato del lavoro nell’area euro. “Nel contesto di debolezza economica e continue ristrutturazioni in diversi Paesi, le condizioni sono sistematicamente peggiorate negli ultimi trimestri”, rileva la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino mensile.

Ad aprile la disoccupazione ha segnato un nuovo incremento al massimo storico del 12,2 per cento e “la mancanza di creazione di posti di lavoro – aggiunge la Bce – combinata con i risultati deboli delle indagini sull’attività suggeriscono un altro aumento della disoccupazione nel breve termine”.

Negli ultimi tempi tuttavia le indagini sull’attività economica hanno mostrato “alcuni miglioramenti” sull’area euro, e l’Eurotower prevede l’avvio di una ripresa economica “più avanti nell’anno”. Il recupero avverrà però a ritmi lenti.

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