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Bce e BoE confermano i tassi d’interesse

La Banca centrale europea e la Bank of England hanno mantenuto invariati i tassi di riferimento rispettivamente allo 0,25% (minimo storico raggiunto due mesi fa) e allo 0,5%. La decisione è in linea con le attese di mercati e analisti. 

Nell’Eurozona, inoltre, restano allo 0,75% i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginali e a zero quelli sui depositi custoditi dalla Bce per conto delle banche. Ora l’attenzione si sposta sulle proiezioni per l’inflazione 2014 e 2015, così da immaginare quale potrà essere la politica monetaria del prossimo futuro.

La Bce e le banche centrali dei paesi a moneta unica (insiemecostituiscono l’Eurosistema) sono contrari al prolungamentodi sei mesi della transizione al formato Sepa per i pagamentiin euro. In un comunicato l’Eurosistema avvisa di “aver presonota della proposta della Commissione” e indica che “le informazioni più recenti indicano che il ritmo di migrazione è elevato e sta accelerando e la vastamaggioranza degli attori la completerà in tempo”.

In questi giorni intanto si sono registrate indicazioni in parte positive dai dati sull’unione valutaria. Ultimo, oggi, quello sul clima di fiducia che è salito ai massimi da due anni e mezzo a dicembre, sospinto soprattutto dalla componente dei consumatori. Eurostat poi ha appena riferito del maggior aumento mensile dei consumi da 12 anni a quest parte: a novembre +1,4% dal mese precedente.

Ma gli indicatori non sono univoci: la dinamica dei prezzi al consumo, solitamente strettamente correlata all’andamento di vendite e fiducia, continua ad essere debole. Lo stesso ente di statistica Ue ha riferito che a dicembre l’inflazione si è attestata allo 0,8%, un decimale in meno dal mese precedente allontanandosi di nuovo dai valori auspicati dalla Bce.

La definizione di “stabilità dei prezzi” di Francoforte è di inflazione inferiore ma prossima al 2% annuo sulla media di 18 mesi circa. E intanto la disoccupazione media, per quanto stablizzandosi, al 12,1% resta molto vicina ai massimi storici.

Da parte sua, la Banca d’Inghilterra ha confermato il programma d’acquisto di asset a 375 miliardi di sterline. I tassi d’interesse sono invariati nel Regno Unito dal marzo del 2009 e la BoE ha indicato che il costo del denaro resterà basso almeno finché il tasso di disoccupazione non scenderà sotto il 7% (ovvero, secondo le stime, nel 2015). 

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