Nell’Eurozona sono scomparsi quattro milioni di posti di lavoro fra il 2008 e il 2011, “l’occupazione è diminuita ulteriormente nella prima metà del 2012 e la disoccupazione ha continuato ad aumentare“. Lo scorso luglio il tasso dei senza lavoro ha raggiunto l’11,3%, 4 punti in più rispetto al primo trimestre del 2008.
A lanciare l’allarme è la Banca centrale europea, che nel suo ultimo bollettino mensile dedica un’analisi specifica al mercato del lavoro nell’area valutaria. Eurolandia ha dovuto pagare “un caro tributo alla crisi economica e finanziaria” e questo scenario non sembra offrire prospettive di miglioramento a breve: “I dati delle indagini – scrivono gli esperti della Bce – non segnalano miglioramenti per il prossimo futuro“.
Per aumentare la competitività dei Paesi dell’Eurozona più colpiti dalla crisi, occorrono “riforme incisive dei mercati del lavoro e dei beni e servizi“. Per la Bce “le riforme strutturali sono altrettanto essenziali del risanamento dei conti pubblici e delle misure tese a migliorare il funzionamento del settore finanziario”.
INFLAZIONE, AUMENTO SOLO TEMPORANEO
Quanto all’inflazione, il mese scorso è aumentata al 2,7% per il rialzo dei prezzi dell’energia e l’impatto delle imposte indirette. L’andamento non dovrebbe però trasmettersi ad altre variabili dell’economia – sostengono da Francoforte -, dunque non cambiano le prospettive di stabilità dei prezzi nel medio termine, obiettivo statutario della Bce.
”Nell’orizzonte rilevante per la politica monetaria – si legge nel bollettino -, a fronte di una crescita moderata nell’area dell’euro e di aspettative di inflazione a lungo termine saldamente ancorate, le pressioni di fondo sui prezzi dovrebbero rimanere contenute. Gli attuali livelli di inflazione dovrebbero quindi essere transitori e non produrre effetti di secondo impatto”.
VIGILANZA BANCARIA UNIFICATA: 5 PRINCIPI DA RISPETTARE
Infine, in tema di vigilanza bancaria, la Bce apprezza la proposta della Commissione Ue di assegnarle la responsabilità di controllo centralizzato sugli istituti dell’Eurozona. “Poiché la proposta della Commissione prevede scadenze ambiziose per la transizione al meccanismo di vigilanza unico (a partire dal 1 gennaio 2013, ndr), la Bce ha avviato i lavori preparatori in modo da poter attuare le disposizioni del regolamento del Consiglio sin dalla sua entrata in vigore”.
In particolare, Francofore elaborerà un parere giuridico articolato su cinque principi: “Una separazione netta e rigorosa tra la funzione decisionale in materia di vigilanza e la politica monetaria; la presenza di adeguati canali che assicurino la responsabilità per il proprio operato; il decentramento dei compiti all’interno dell’Eurosistema; un assetto di vigilanza efficace che consenta una sorveglianza coerente sul sistema bancario dell’area dell’euro; la totale compatibilità con il quadro di riferimento del mercato unico, in cui rientrano il ruolo e le prerogative dell’Autorità bancaria europea”.