“Il nostro orientamento in politica monetaria rimarrà accomodante finché sarà necessario. Tutti i tassi di riferimento resteranno ai livelli attuali, se non inferiori, per un periodo prolungato”, dal momento che “le prospettive sono di un inflazione moderata nel medio periodo, saldamente in linea con i nostri obiettivi”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo che ha confermato i tassi d’interesse per l’eurozona la minimo storico dello 0,5%. Le parole del banchiere centrale hanno messo le ali alle Brose europee: all’inizio del pomeriggio Piazza Affari guadagna il 2,9%, Francoforte l’1,6%, Parigi il 2% e Londra il 2,8%.
La decisione di dare questa indicazione rappresenta “un passo senza precedenti” da parte del Consiglio, ha detto il capo della Bce, ed è stata presa “all’unanimintà, che è un fatto importante”. Il fatto che sempre oggi siano giunte indicazioni simili dal neo governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, è stata invece “una coincidenza”.
“Le dinamiche del credito restano contenute – ha proseguito Draghi –. Il Pil dell’Eurozona è calato dello 0,3% nel primo trimestre del 2013 e dello 0,6% nell’ultimo trimestre 2012. Il mercato del lavoro resta debole. La domanda internazionale dovrebbe supportare una prima ripresa entro fine anno e la domanda interna dovrebbe migliorare grazie alla politica monetaria accomodante. I miglioramenti sul piano finanziario dovrebbero tradursi nell’economia reale, che dovrebbe stabilizzarsi e registrare una ripresa entro fine anno, anche se a ritmi contenuti. Continuano però ad esserci rischi di ribasso, anche sul piano della domanda, il che rallenta l’implementazione delle riforme nei diversi stati”.
Quanto alle iniziative europee per arginare la disoccupazione giovanile, “è cruciale per contribuire a una ripresa sostenibile nell’area euro”, ha detto ancora il numero uno dell’Eurotower. Il Consiglio direttivo, infine, “accoglie con favore le misure prese in direzione dell’unione bancaria, ma sottolinea l’urgenza d’implementare questi provvedimenti”, ha concluso Draghi.