A dicembre la Banca centrale europea potrebbe avviare nuovi stimoli all’economia. Lo ha detto oggi Mario Draghi, numero uno dell’Eurotower, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio direttivo che in mattinata ha confermato il tasso di riferimento della zona euro al minimo storico dello 0,05 percento. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20 per cento.
L’ulteriore (ed eventuale) mossa di politica monetaria sarebbe una risposta al rischio di ribasso che grava su crescita e inflazione, oltre che ai problemi di alcuni Paesi emergenti.
L’annuncio di Draghi ha prodotto una reazione immediata sul mercato dei cambi, con l’euro in caduta a 1,12 sul dollaro. Le Borse europee, invece, hanno accelerato al rialzo: Milano e Parigi +0,7%, Francoforte +0,8%.
“Dal nostro ultimo incontro – ha rilevato il Presidente della Banca centrale – le attese di inflazione sul breve termine sono calate, ma quelle sul medio e lungo termine, dopo un iniziale abbassamento, si sono riprese, sia sui mercati che nelle indagini. Comunque vediamo dei rischi al ribasso. I rischi di disancoraggio non si sono materializzati ma sono aumentati”.
Al momento – ha aggiunto il numero uno della Bce – gli acquisti del programma di quantitative easing “procedono senza problemi e hanno un impatto favorevole sulla disponibilità di credito per le famiglie e le imprese”.
Draghi ha ribadito che l’istituzione può, se necessario, intervenire sull’attuale programma di quantitative easing, facendo leva su mole e durata degli acquisti di titoli.
D’altra parte, oggi il Consiglio direttivo ha discusso anche la possibilità di varare un ulteriore taglio dei tassi sui depositi che le banche parcheggiano presso la Bce.