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Bce, Draghi: porteremo l’inflazione al 2%

“Sono fiducioso: riusciremo a centrare il nostro obiettivo di un’inflazione annua del 2% con i nostri strumenti, siamo coscienti dei rischi connessi a un periodo molto prolungato di bassa inflazione”. Lo ha detto oggi Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, durante il forum in corso a Sintra, in Portogallo. Il numero uno dell’istituto di Francoforte, tuttavia, ha precisato che al momento l’Eurotower “non vede deflazione’ nell’Eurozona”.

I mercati, in ogni caso, attendono con ansia la prossima riunione del Consiglio direttivo Bce, in calendario per questo giovedì, nel corso della quale dovrebbero essere adottate nuove misure  non convenzionali per scongiurare il pericolo della deflazione. 

Gli analisti scommettono su una robusta terapia d’urto: taglio dei tassi dallo 0,25 allo 0,15%, accompagnato da interessi negativi sui depositi presso Francoforte; avvio di un nuovo Ltro ma, stavolta, impostato sul modello inglese del Funding for Lending, per favorire l’afflusso della liquidità alle imprese; infine, nel giro di pochi mesi, il Quantitative easing vero e proprio, basato anche sull’acquisto di Abs e altri tioli privati sul mercato.  

“La riposta alle elezioni europee, che hanno registrato un aumento dei voti antieuropeisti non può essere solo più Europa – ha continuato Draghi –, ma politiche economiche diverse a livello nazionale e a livello europeo. La Bce farà tutto il possibile per accompagnare questi sforzi entro il suo mandato. Dobbiamo riflettere di più su un progetto europeo che porti a più crescita, lavoro e benessere. Da questo punto di vista, dobbiamo migliorare”.

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