“Politiche di bilancio irresponsabili possono mettere a rischio la credibilità” dell’Eurozona, per questo è necessario che siano “sostenibili e orientate al medio termine”. Questo l’avvertimento arrivato oggi dal presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso di un incontro a Budapest.
Per il numero uno dell’Eurotower, inoltre, i governi di Eurolandia “dovrebbero puntare a limitare differenziali indesiderabili nella crescita potenziale attraverso politiche fiscali e di spesa di alta qualità”.
Quanto agli squilibri all’interno dell’Eurozona, “le mancanze nel processo di convergenza tra i Paesi membri dell’area dell’euro sono alla base dei problemi che stiamo affrontando dal 2010, ma sono contento di poter dire che stiamo gradualmente risolvendo questi errori”.
Nell’Eurozona, ha continuato Draghi, si sta iniziando “a ridurre gli squilibri esterni e di bilancio, gli sforzi per ritornare alla competitività di prezzo e non stanno dando i primi frutti. Il processo di deleveraging dell’economia sta procedendo in modo ordinato anche se i flussi del credito verso l’economia reale sembrano risentirne in alcune parti dell’area dell’euro. Si sta riducendo il debito in alcuni Paesi, mentre in altri si mettono a punto strategie per rendere sostenibile questa riduzione nel tempo, e si stanno trovano soluzioni ai punti deboli del settore finanziario assieme al loro legame con il rischio sovrano. Si stanno facendo progressi – ha affermato Draghi – anche se molto resta ancora da fare”.