L’Italia finisce dietro la lavagna per vie del debito. Il bollettino economico della Bce, infatti, bacchetta “i paesi con alti livelli di indebitamento”, evidenziando la loro particolare vulnerabilità “a un rialzo dell’instabilità nei mercati finanziari” e la loro limitata “capacità di adattamento a possibili shock avversi”.
Secondo Francoforte sono otto i Paesi dell’Eurozona “esposti a rischi elevati per la sostenibilità del bilancio pubblico nel medio periodo” . Tra questi c’è anche l’Italia, chiamata insieme agli altri a “ulteriori sforzi di risanamento dei conti”, in un contesto di ripresa più tiepida rispetto alla previsioni di inizio anno.
Le previsioni dell’istituto centrale sul Pil dell’Eurozona, infatti, sono state tagliate all’1,4% per quest’anno (da 1,7%) e all’1,7% per il 2017 (da 1,9%) con una previsione dell’1,8% per il 2018. Le stime sull’inflazione sono state tagliate all’1,6% per il 2018: la ripresa dei prezzi dovrebbe cominciare nella seconda metà dell’anno.