Come useranno le banche italiane la nuova iniezione di liquidità da parte della Banca centrale europea? Secondo il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, intervenuto nel corso di un’audizione alla Camera, gli istituti “la utilizzeranno per finanziare famiglie e imprese”.
Sabatini ha anche spiegato che al momento non si conosce ancora nello specifico quanto sia andato alle banche italiane rispetto al dato totale di 530 miliardi. “L’iniezione di liquidità della prima asta (116 miliardi lordi, 57 miliardi netti, ndr) – ha aggiunto – ha consentito di non ridurre gli impieghi all’economia”.
Così gli istituti italiani hanno potuto far fronte, ha spiegato Sabatini, “alla chiusura dei canali di rifinanziamento all’ingrosso”. “La liquidità della Bce è stata fondamentalmente sostitutiva, non addizionale – ha precisato ancora il direttore generale dell’Abi – e ha consentito di poter andare a rimborsare i finanziamenti per obbligazioni bancarie in scadenza nel primo trimestre pari a 77 miliardi”.
“Questo – ha concluso Sabatini – ha consentito di non avere una riduzione del credito all’economia altrimenti quei 77 miliardi si sarebbero ribaltati su una riduzione del credito. Si dice che le banche raccolgono liquidità e poi la ridepositano presso la Bce. Non è il caso delle banche italiane: su 160 miliardi raccolti dalla Bce nel 2011 sono stati depositati presso la Bce solo 11 miliardi“.