Il consiglio dei Ministri si appresta a concedere sei mesi di tempo in più alle Bcc per aderire alle tre capogruppo previste dalla riforma del credito cooperativo del 2016. Non è dunque la moratoria chiesta dalla Lega e dal gruppo altoatesino Raiffeisen e osteggiata da Iccrea e Cassa Centrale Banca ma anche dalle più piccole Bcc che rischiano il commissariamento e non è nemmeno lo smontaggio della riforma voluta dal governo Renzi. Più semplicemente un allungamento dei tempi per dar modo alle Bcc di compiere le proprie scelte e di organizzarsi in vista del nuovo regime.
Questo, salvo sorprese dell’ultima ora, è quanto si prospetta alla vigilia del Consiglio dei ministri di oggi che dovrebbe risolvere la querelle sulle Bcc inserendo una norma ad hoc nel cosiddetto decreto milleproroghe che darà più tempo alle 300 banche di credito cooperativo italiane per scegliere se aderire ad Iccrea, a Cassa Centrale Banca o al gruppo Raiffeisen.