Condividi

Bcc, Iccrea: ok all’aumento da 250 milioni e al cambio di statuto

Via libera all’unanimità dall’assemblea – Il patrimonio sale a quasi due miliardi di euro – Iccrea diventa la capogruppo del Gruppo bancario Cooperativo che si va costituendo

Bcc, Iccrea: ok all’aumento da 250 milioni e al cambio di statuto

L’assemblea di Iccrea ha dato il via libera all’unanimità all’aumento di capitale da 250 milioni d euro e alla modifica dello statuto che la trasforma in capogruppo del gigante bancario cooperativo.

Secondo il presidente, Giulio Magagni, quello di oggi “è un altro passaggio storico del percorso che farà nascere il Gruppo. L’impegnativo lavoro svolto assieme alle 142 Bcc aderenti è stato fondamentale per proiettarci verso le nuove esigenze che, nei prossimi anni, il mercato esprimerà”.

Per il direttore generale, Leonardo Rubattu, “nelle prossime ore firmeremo il Contratto di Coesione con le Bcc aderenti che hanno già approvato le modifiche statutarie. Puntiamo a rispettare i tempi che ci siamo prefissati e ricevere l’autorizzazione (della Banca d’Italia per l’iscrizione nell’albo dei gruppi, ndr) entro la fine del mese”.

Il gruppo Iccrea deve aspettare solo l’assemblea straordinaria della Bcc Roma, la più grande tra le sue affiliate, in calendario nei prossimi giorni.

Iccrea Banca ha fatto sapere che l’aumento da 250 milioni che alza il patrimonio a quasi 2 miliardi punta a “rispondere al generale innalzamento, a livello europeo, dei livelli di patrimonializzazione richiesti alle banche da parte degli stakeholder e degli operatori di mercato. La banca guidata dal direttore generale Leonardo Rubattu tra poche settimana sarà il quarto gruppo bancario italiano per attivi, con circa 148 miliardi e il terzo per numero di sportelli, con circa 2.650 filiali presenti in oltre 1.700 comuni. Altro motivo dell’aumento è quello di garantire il proseguimento del sostegno, anche patrimoniale, alle Bcc socie che Iccrea ha fornito, anche alla luce del ruolo di futura capogruppo”. L’aumento serve anche per i cantieri della razionalizzazione della struttura del gruppo Iccrea che proseguirà nei prossimi mesi.

L’ACCORDO SINDACALE

Intanto, oggi è stata siglata l’intesa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del credito cooperativo tra sindacati e Federcasse.

L’intesa stabilisce aumenti medi mensili degli stipendi pari a 85 euro con decorrenza gennaio 2019.
Non è invece stata ridotta, come pure chiedeva Federcasse, la base imponibile retributiva per il calcolo del trattamento di fine rapporto (tfr).

Non arriveranno però nemmeno interventi di solidarietà né altre riduzioni delle retribuzioni per finanziare il Focc (Fondo per l’occupazione).

Quanto alla mobilità, passa da 30 a 50 chilometri la distanza entro la quale la banca può disporre il trasferimento del personale (con età inferiore a 45 anni e 22 anni di servizio) senza il consenso del lavoratore.
L’Intesa prevede anche che una giornata di ‘ex festitiva’ venga destinata alla Banca del tempo a tutela delle esigenze personali del lavoratore oltre che a supporto di azioni positive dei lavoratori.

Inoltre, dal prossimo anno i giovani assunti con contratto di inserimento tra il 2015 e il 2018 avranno una busta paga piena in linea con le tabelle economiche dei colleghi di maggior esperienza.

“Abbiamo sottoscritto un positivo rinnovo dei patti di lavoro nel settore della Cooperazione di Credito – ha commentato il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti – che da troppo tempo necessitava di un adeguamento di regole, tutele e riconoscimenti economici per tutti i Lavoratori e le Lavoratrici di questo settore. Le prossime tappe saranno altrettanto impegnative e sfidanti ma aver recuperato un interlocutore credibile e attento come Federcasse ci consente di ragionare e continuare con più coerenza e condivisione sulla tenuta e distinzione del Credito Cooperativo post-riforma”.

La firma del contratto delle bcc, per il segretario nazionale First Cisl Pier Paolo Merlini, “mette un punto fermo nel travagliato percorso di riforma del sistema e accompagna l’avvio e l’affermarsi dei gruppi bancari in uno scenario nuovo per ogni singola Bcc. Spero che ora il confronto proceda speditamente nei gruppi che si sono costituiti per arrivare a un accordo quadro univoco anche sulla mobilità”.

Commenta