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Bcc di Cambiano va controcorrente: crescono raccolta e utili e soprattutto l’erogazione di credito

Intervenire a sostegno dell’economia locale creando le condizioni per favorirne la crescita è la filosofia  di fondo della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, che, presso la sede dell’istituto in Piazza Giovanni XIII a Castelfiorentino, ha presentato il resoconto del 129° esercizio chiuso al 31.12.2012 che è stato nel pomeriggio di oggi approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci.

I numeri,  presentati all’assemblea dei più di tremila soci della banca per l’approvazione del bilancio, si raccontano da soli: la raccolta complessiva ha raggiunto la cifra di 2.137 milioni di euro, con un incremento del 6,11% rispetto all’anno precedente, mentre a livello nazionale è dell’ 1,60%; gli impieghi economici ammontano a 1.799 milioni di euro, con una crescita del 4,69%,  mentre a livello nazionale è del  -1,10%; l’utile netto d’esercizio si attesta a 5,2 milioni di euro; il patrimonio, dopo gli accantonamenti relativi alla distribuzione dell’utile dll’esercizio 2012, ammonterà a 212 milioni di euro collocando la Bcc di Cambiano ai vertici del sistema bancario per indici di dotazione patrimoniale.

“Non possiamo che essere soddisfatti nel presentare questo resoconto ai nostri soci. Sono dati che confermano, commenta il Direttore Generale Francesco Bosio, come in una fase in cui si parla tanto di restrizioni nell’erogazione del credito, l’ormai celebre credit crunch, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano si sia distinta per avere intrapreso iniziative di segno opposto, cioè erogando credito. Risultati assolutamente positivi, che acquistano ancor più valore se si considera che il 2012 è stato un altro anno nero per gli istituti di credito italiani ed europei.  Abbiamo sottoscritto accordi con varie associazioni di categoria stanziando nel 2012, a sostegno delle piccole e medie imprese,  ulteriori 50 milioni di euro per specifici plafond a condizioni agevolate  in convenzione con i Consorzi Fidi, con i quali risultano perfezionate complessivamente operazioni per 150 milioni di euro. Analogo impegno abbiamo profuso a sostegno delle associazioni operanti in ambito sociale e culturale, stanziando somme considerevoli”.

Intendiamo continuare, con i nostri servizi, a favorire una crescita che sblocchi le energie del territorio, restituendo fiducia alle imprese e alle famiglie, per affrontare con fiducia e speranza le difficoltà economiche che il nostro Paese sta attraversando, hanno aggiunto il Presidente Paolo Regini e il Direttore Generale Francesco Bosio.

“Ancora una volta, dichiara il Direttore Generale, abbiamo avuto  la riprova della validità del nostro modo di fare banca, che viene riconfermato dai risultati positivi ottenuti, che hanno collocato la nostra Banca al vertice delle banche territoriali dell’ intera regione e fra le prime a livello nazionale. Anche quest’anno ci ha premiato l’essere rimasti fedeli alla nostra mission di banca nel territorio, dove l’attenzione alla persona e ai suoi bisogni è sempre stata fondamento delle azioni della banca.

Abbiamo investito le risorse finanziarie raccolte negli stessi ambiti locali nei quali operiamo piuttosto che avventurarci in giochi di finanza. Abbiamo scelto di seminare nei terreni fertili e da questi abbiamo ottenuto ottimi frutti.

Frutti che derivano anche dall’essere una banca che ha un modello organizzativo innovativo e tradizionale insieme.  La nostra rete territoriale oggi conta 31 filiali,  cui si aggiungerà la nuova unità operativa di Villa Fagan a Firenze, che operano con impostazioni sempre più snelle grazie agli  innovativi supporti tecnologici che consentono interazioni immediate da remoto. Pur tenendo sempre in primaria considerazione la gestione che privilegia le relazioni con la clientela, crescente e sempre più soddisfatta, dove i contratti diventano relazioni e i clienti diventano persone.”

Il Presidente Paolo Regini sottolinea la particolare attenzione che è stata dedicata alle tematiche ambientali. “Tutti gli interventi sugli immobili sono stati realizzati ricercando soluzioni orientale al risparmio energetico. Così come significativi interventi  sono stati compiuti per la riduzione del “sistema carta”,  che ha portato,  in collaborazione con la Cabel Industry, all’impianto dell’applicativo Descartes che consente la dematerializzazione dei documenti di sportello e della contrattualistica. Tutte le nostre postazioni di cassa  sono state dotate di dispositivi per la firma elettronica. L’adesione della clientela al nuovo servizio è stata pressoché totale e ben accolta, permettendoci di non stampare quasi due milioni di fogli  di carta l’anno”.

In merito alla difficile situazione che il Paese sta vivendo, il Presidente Regini osserva che “purtroppo lo scenario generale non lascia spazi a breve per segnali di miglioramento del quadro economico.

In questo contesto la nostra attività dovrà tendere con rigore a mantenere la buona situazione tecnica aziendale complessiva in equilibrio. Con specifico riferimento poi al rischio creditizio, sarà necessario proseguire con la politica prudenziale sempre adottata. In ambito della gestione finanziaria, riconfermiamo anche per il futuro l’impostazione complessiva di massima avversione al rischio e di grande disponibilità verso i bisogni e le necessità del nostro territorio.”

“La Banca di Cambiano, conclude Francesco Bosio, continuerà a rimanere fedele alla finalità per cui è nata, cioè  dare credito e prestare servizio ponendo sempre  l’uomo al centro senza deviazioni.”

L’assemblea ha interamente riconfermato per il trienno 2013-5 il consiglio d’amministrazione  con Paolo Regini presidente, Enzo Anselmi viceprsidente e Mauro Bagni, Enzo Bini, Marco Gozzi , Renzo Maltinti e Paolo Profeti consiglieri. Rinnovato con una forte prsenza rosa il collegio dei sindaci che vede Stefano Sanna presidente, Rita Ripamonti e Edoardo Catelani sindaci effettivi ed Elena Gori e Angela Orlandi supplenti.

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