La Commissione europea ha proposto di sbloccare un aiuto di circa 150 milioni di euro a favore dei produttori di frutta e verdura che stanno fronteggiando ingenti perdite economiche a causa del batterio E.coli (22 morti in Europa). Intanto questa mattina Coldiretti ha indetto una manifestazione presso Fondi (Latina): l’organizzazione stima “danni per 100 milioni di euro al made in Italy alimentare – si legge in un comunicato – a seguito del crollo delle esportazioni e al calo dei consumi sul mercato nazionale che sono destinati purtroppo a continuare anche nei prossimi giorni”.
Sul fronte epidemiologico, intanto, gli scienziati tedeschi non hanno trovato tracce di E.coli nell’azienda agricola che si riteneva essere la fonte dell’epidemia, ma hanno aggiunto che questo non significa che i loro sospetti fossero sbagliati.
Anche se i primi test di laboratorio sui germogli di soia sono stati negativi, i funzionari tedeschi hanno detto di non essere rimasti sorpresi dal momento che ogni prodotto contaminato potrebbe essere stato distribuito da molto tempo. “Si tratta di una pista comunque importante”, ha detto il ministro federale per l’Agricoltura, Ilse Aigner, che ha ribadito il monito per i consumatori, invitandoli a non mangiare germogli di soia, cetrioli, pomodori e insalata.