Il motore delle Borse torna a girare a basso regime dopo la pausa festiva. Wall Street ha chiuso quasi piatta la prima seduta dopo Pasqua: S&P 500 + 0,05%, Dow Jones +0,11%, Nasdaq -0,14%. Deboli anche le Borse asiatiche. Tokyo si avvia a chiudere in terreno negativo, nonostante un nuovo calo dello yen (l’ottavo consecutivo) sul dollaro. Tiene l’euro a 1,1196. In calo anche i listini cinesi. Hong Kong -0,3%. I dati Usa sull’inflazione e l’andamento dei consumi, entrambi inferiori alle previsioni, hanno allontanato il timore di un prossimo aumento dei tassi. Rallenta stamane la corsa anche il dollaro, dopo sette rialzi consecutivi.
OGGI RIFLETTORI PUNTATI SU YELLEN
I mercati si preparano così al primo appuntamento clou della settimana: oggi, alle 17 e 30 ora italiana, il presidente della Fed Janet Yellen parlerà a New York. Dalle sue parole si cercherà di capire il suo orientamento sui tassi. Ma da oggi a venerdì saranno numerosi gli interventi dei banchieri centrali Usa. Parleranno William Dudley (New York), Robert Kaplan (Dallas) e John Williams (San Francisco) Domani sarà la volta di Charles Evans (Chicago). Infine, venerdì uscirà il dato sui nuovi posti di lavoro: sono previsti 207 mila nuovi occupati.
Nell’attesa, a tener desta l’attenzione di Wall Street ci ha pensato il rilancio a 14 miliardi di dollari della cinese Anbang sulla catena Starwood +2%. Bene anche Time Warner (+3,6%) dopo il debutto positivo al botteghino di Batman contro Superman. IL film, il primo di una serie basata sui Comics, ha incassato 424 milioni di dollari (170 negli Usa) nel primo week end di programmazione.
Intanto è finito il braccio di ferro tra Apple e l’Fbi. Il giudice californiano ha preso atto che il Bureau è riuscito a violare l’iPhone semza l’aiuto della Mela. Infine, secondo Reuters, sono in stadio avanzato le trattative per l’acquisto di Yahoo! da parte di Microsoft.
PROVE DI RIMBALZO PER LE BORSE UE
In questa cornice i mercati europei si accingono ad archiviare il primo, turbolento trimestre 2016, segnato prima da violenti ribassi, poi dalla ripresa supportata dal taglio del costo del denaro. Negli ultimi giorni i mercati europei, già sotto stress per gli attentati di Bruxelles, hanno sentito di nuovo aria di mini stretta: Piazza Affari è scesa del 2%, una performance allineata alla media delle altre borse europee: Madrid -1,8%, Londra -2,3% e Parigi -2,2%. Si è salvata solo Francoforte: (-0,2%).
IL TESORO VA ALL’ASTA IN ATTESA DI BTP ITALIA
Al via le aste del Tesoro di fine mese. Si parte oggi con l’offerta di 6 miliardi di Bot a sei mesi. Domani, per un importo complessivo tra 6,5 e 8 miliardi sarà la volta del nuovo Btp quinquennale giugno 2021 (cedola 0,45%) e delle riaperture e del decennale giugno 2026 e del Ccteu dicembre 2022.
Sabato scorso, intanto, è stata pagata l’ultima cedola del primo Btp Italia, emesso nel 2012 quando, si legge sul sito del ministero, il debito pubblico italiano, viveva una fase di estrema turbolenza sui mercati finanziari internazionali. Il prossimo 4 aprile verrà riproposta una nuova emissione, la nona, in condizioni ben diverse. Nel tempo è stata allungata la scadenza dei titoli proposti. Si è passati dai 4 anni iniziali, ai 6 anni, agli 8 delle ultime emissioni, proprio per sostenere il rendimento nonostante il calo dei tassi di interesse.
Il titolo, peraltro, protegge inoltre anche in caso di deflazione, attraverso il meccanismo del floor: la cedola reale viene sempre corrisposta e il capitale è sempre garantito. Nelle otto passate emissioni, il BTP Italia ha fatto registrare in totale oltre un milione di contratti sottoscritti per un controvalore di circa 104 miliardi.
ENEL GREEN POWER, L’ORA DEL DELISTING
Il 31 marzo si completa il processo di scissione non proporzionale di Enel Green Power. Dal primo aprile avrà inizio la negoziazione delle azioni Enel di nuova emissione. Una nota di Enel ricorda che “gli azionisti EGP diversi da Enel che abbiano aderito all’offerta in opzione e prelazione riceveranno, ad esito delle operazioni di concambio, azioni ordinarie Enel di nuova emissione sulla base del rapporto di cambio di 0,486 azioni Enel per ciascuna azione ordinaria EGP portata in concambio”. Il valore di liquidazione delle azioni ordinarie per chi ha effettuato il recesso è di 1,78 euro.
BANCHE: PROVA D’APPELLO PER BPM-POPOLARE.TENSIONE A VICENZA
Prova d’appello stamane per l’operazione Bpm-Banco Popolare dopo il brusco ribasso di giovedì. IN realtà, il test va assai al di là del rigetto del mercato per l’aumento di capitale imposto dalla Vigilanza Europea all’istituto guidato da Pier Francesco Saviotti -5% e la contemporanea bocciatura per Bpm. In discussione è l’avvio di una stagione di M&A che potrebbe comportare numerose novità: al centro dell’attenzione il dossier Monte Paschi, così come quello Carige. Attenzione alle mosse di Bper (Credito Valtellinese) e di Ubi (primo obiettivo Mps).
Ma prima, in ordine di tempo, sarà necessario dare il via all’aumento di capitale, della Popolare di Vicenza. Dopo l’agitata assemblea di venerdì scorso, in cui non è passata la richiesta di azione di responsabilità, la neonata spa dovrà dare il via la prossima settimana all’aumento di capitale propedeutico all’entrata in Piazza Affari.
Non meno complicata la situazione di Veneto Banca. La Vigilanza della Bce ha chiesto un impegno preciso in vista dell’assemblea del prossimo 5 maggio: un nuovo cda e la esecuzione rapida dell’aumento di capitale da un miliardo garantita da Banca Imi.
TASSI IN CALO. SNAM E TERNA A CACCIA DI RECORD
Da segnalare lo stato di grazia delle utilities, sostenute dal calo dei tassi. In grande evidenza in Snam Rete Gas, che ha toccato venerdì un nuovo record storico a 5,3950 euro. Il Cda sul piano strategico 2016/2019, inizialmente previsto per oggi, slitta a luglio perché il Cda ha avviato uno studio di fattibilità su una possibile operazione di riorganizzazione industriale e societaria per la separazione di Italgas da Snam, che potrebbe realizzarsi attraverso la scissione parziale della partecipazione in Italgas.
L’obiettivo, gradito al mercato, prevede che la società si concentri soprattutto sul suo core business, cioè sul trasporto e lo stoccaggio di gas, rispetto alla distribuzione. La società prevede di sottoporre gli esiti dello studio di fattibilità all’approvazione del Cda.
Tempo di primati anche per Terna: +1,3% venerdì aggiornando per il terzo giorno consecutivo i massimi storici portandosi per la prima da quando è quotata a 5,05 euro. La performance da inizio anno si amplia a +6% ed è una delle migliori tra le blue chip milanesi.
Nei prossimi quattro anni la società prevede di realizzare un Free cash flow cumulato di circa 2,2 miliardi di euro. Il dividendo è previsto in crescita annua del 3%, fino ad arrivare nel 2019 a 22,5 centesimi.