Prima giornata di Seria A, prime conferme, prime sorprese e prime delusioni. Tra le squadre che non hanno tradito all’esordio, sicuramente c’è Siena, che si è sbarazzata 97-82 di Cremona, confermando ancora una volta che i giocatori passano, ma la mentalità vincente resta sempre la stessa.
Sono partite col piede giusto anche Cantù (87-77 su Pistoia), che a dispetto di un futuro societario incerto ha un presente solidissimo (almeno sul parquet), Varese, che ha battuto quasi di 20 (83-64) l’ambiziosa Reggio Emilia, e Roma, che alla prima senza Datome volato in NBA è andata a vincere 78-75 sul difficile campo di Montegranaro.
I primi risultati inattesi sono arrivati da Avellino, che si è fatta sorprendere in casa da Pesaro (77-80), sulla carta destinata a lottare per non retrocedere, da Caserta, dove la squadra di casa ha iniziato come meglio non poteva, mettendo sotto 84-65 Venezia, una di quelle che quest’anno dovrebbe pensare in grande, e soprattutto da Brindisi, dove si attendeva l’esordio della nuova EA7 Milano.
Come accade ormai da molti anni, l’Olimpia ci ha messo pochissimo a disilludere i propri tifosi, trasformando le sensazioni positive fuori dal campo in uno dei soliti inizi in salita al momento dei fatti in campo. Brutta partita per i biancorossi, molli e nervosi come se non fosse cambiato niente anche stavolta. Brindisi ha giocato un bellissimo basket dall’inizio alla fine, avendo la meglio per 88-80.
Nel posticipo, poi, è arrivata la vittoria di Bologna in casa contro Sassari (98-88). Per la Virtus della nuova era Villalta-Granarolo un inizio che fa sperare in un futuro roseo, mentre per la Dinamo, da molti definita come una delle pretendenti al titolo, una prima bocciatura, che non ridimensiona assolutamente il valore della formazione di coach Sacchetti, ma che fa capire che la differenza tra le varie squadre, quest’anno, è davvero minima.