Aspettando di vedere cosa farà stasera Bologna, attesa però da un’impresa quasi proibitiva sul campo di Siena nel posticipo, dopo le sconfitte di Caserta e Roma, rispettivamente in casa con Milano e in trasferta ad Avellino, non ci sono più squadre a punteggio pieno in classifica. Ora con quattro punti troviamo ben 9 squadre, poi a due punti Venezia, Reggio Emilia, Montegranaro, Pesaro e Siena (che però ha una partita in meno), mentre ancora senza vittorie sono rimaste Cremona e Pistoia. I due colpi più importanti di questa terza giornata sono il primo successo esterno stagionale (compresa l’Eurolega) dell’EA7 di Luca Banchi a Caserta, una delle sorprese dei primi due turni, e la vittoria di Avellino su Roma, una delle probabili rivali fra qualche mese nella corsa ai playoff. Milano, forse, ha ingranato la marcia giusta, porta a tre la striscia di vittorie consecutive tra campionato ed Europa e sembra dare ragione a chi la considera la favorita numero uno. L’impegno era di quelli tosti, visto l’entusiasmo che si respirava a Caserta dopo i risultati delle prime due giornate, ma l’Olimpia, non senza difficoltà, ha portato a casa la vittoria per 77-81, guidata da Langford, autore di uno strepitoso terzo quarto da 17 punti (alla fine i punti saranno come il numero che porta sulla maglia, 23).
Per l’EA7 la possibilità la prossima settimana in casa contro Pistoia di dare seguito al momento positivo, mentre per i campani, che anche ieri per lunghi tratti hanno giocato alla pari, tutti i commenti positivi delle settimane precedenti rimangono. Nel primo test significativo per entrambe, Avellino ha la meglio di Roma per 84-82, cogliendo il primo successo casalingo e fermando la marcia dei capitolini. Partita combattuta fino all’ultimo secondo, con i giallorossi che hanno fatto vedere il solito agonismo e la loro pericolosità al tiro dalla lunga distanza, ma che hanno sofferto troppo sotto canestro (per la coppia irpina Thomas-Ivanov 45 punti complessivi e 11 rimbalzi a testa). Altro successo importante è quello di Varese , che nell’ultima uscita sul campo neutro di Casale (ultimo turno di squalifica anche per Sakota) batte 84-72 Venezia, gestendo una gara in cui l’ex Clark (ultimi tre anni passati in laguna) non incide, ma trova per la prima volta un Hassell in grado di non far rimpiangere il Dunston della passata stagione. Per i lombardi, secondo molti tornati meno competitivi dopo il mercato estivo, sicuramente un bell’inizio di torneo, nonostante il difficile calendario, con quest’ultima vittoria che si unisce all’altra netta affermazione casalinga su Venezia all’esordio e al derby con Milano di settimana scorsa, perso ma con onore. Così non si può dire per Venezia, che in questo inizio di campionato deludente ha brillato solo nell’abbuffata di sette giorni fa in casa ai danni di Montegranaro. Successi facili e largamente pronosticabili per Cantù e Sassari, che tra le mura amiche hanno superato rispettivamente Pesaro (93-78) e Pistoia (100-87), confermando di essere due tra le forze di questo campionato, ma che devono crescere ancora molto per puntare veramente in alto. I lombardi allenati da coach Sacripanti (ex di giornata) allungano la striscia di vittorie casalinghe tra campionato ed Eurocup, grazie alle ottime prove di Ragland, Gentile e Aradori, ma finora in casa ha affrontato due squadre abbordabili come i Pesaro e Pistoia, mentre l’unica sconfitta è arrivata proprio contro Sassari. Per i marchigiani, invece, secondo ko consecutivo dopo l’exploit all’esordio sul campo di Avellino. A Sassari torna il sorriso dopo lo stop casalingo con il Bilbao in Eurocup, infilando un centello ad una comunque generosa Pistoia in una gara mai in discussione, ma nella quale i toscani hanno lottato con orgoglio fino alla fine. Per i padroni di casa altra prova enorme di Drake Diener (29 punti), mentre il cugino Travis si è portato ad un solo assist per entrare nella Top 50 di tutti i tempi (traguardo che raggiungerà con ogni probabilità la prossima settimana a Cremona), riguardo a Pistoia ancora non arriva il primo successo in Serie A, ma c’è da dire che finora non è stata certo aiutata dal calendario (Cantù, Avellino, l’unica dove poteva far meglio, e Sassari nelle prime tre) e nel prossimo turno l’aspetta un’altra missione impossibile, al Forum contro Milano.
Primi punti per Montegranaro che riesce a battere in casa un avversario più quotato, ma alla sua portata, come Reggio Emilia col punteggio di 79-71, riscattando la sconfitta in casa con Roma e la debacle nell’ultimo turno a Venezia, mentre per la Grissin Bon da registrare più di un passo indietro rispetto alla bella vittoria contro Siena e secondo ko esterno dopo la brutta prova di Varese. Per Montegranaro, decisiva la prova di Mayo con i suoi 25 punti, mentre il derby in famiglia tra i due fratelli Cinciarini è stato vinto dal giocatore di casa, Daniele (20 punti), su Andrea (14 punti), tra l’altro ex della partita. A completare il quadro degli incontri della domenica, la convincente vittoria di Brindisi in casa ai danni di un’arrendevole Cremona per 96-74, che conferma il grande inizio campionato della formazione pugliese, dopo il prestigioso successo su Milano e la gara tutta carattere di Roma. Al primo appuntamento sulla carta facile, in un palazzetto colmo d’entusiasmo l’Enel va vicina a chiudere con 30 lunghezze di scarto e mette in mostra un super Dyson da 31 punti, mentre per quanto riguarda Cremona la situazione inizia a farsi delicata, penalizzata anche da un calendario che finora non le ha dato una mano (e nel prossimo turno riceverà Sassari). Come detto nessuna squadra a punteggio pieno, a meno che stasera, nel posticipo delle 20.30, Bologna non faccia l’impresa sul campo dei campioni d’Italia, chiamati però a dare una forte risposta dopo il ko dell’ultima giornata a Reggio Emilia e la brutta gara in settimana a Monaco di Baviera (dove è arrivata la seconda sconfitta di fila in Eurolega). I pronostici sono tutti dalla parte della Mens Sana, alla ricerca di quelle certezze che nelle ultime due gare sembra aver perduto, ma la giovane Virtus vuole continuare a stupire. Bologna non vincerà il titolo a fine stagione, ma certamente lo sponsor, Granarolo, legato alle V nere già nel periodo 1983-1986, riporta alla mente dei tifosi lo scudetto della stella, il decimo, conquistato nel 1984 quando il capitano in campo era Renato Villalta, il presidente di oggi. Fin qui i sentimentalismi, che Siena vuole scacciare già da stasera.