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Basket, serie A: colpo Sassari a Milano

Sta diventando un vero e proprio incubo Sassari per i tifosi di Milano, con la Dinamo che si aggiudica 75-84 gara 1 di semifinale, risultando ancora una volta un avversario durissimo da digerire per l’Olimpia, sia dal punto di vista tecnico e atletico, ma ormai e soprattutto anche sotto l’aspetto mentale e psicologico. I sardi, superato nel turno precedente l’insidiosa e ammirevole Trento, diventano così i primi a sbancare il Forum in questa stagione in Italia, dopo 17 partite di imbattibilità tra torneo regolare e playoff (l’ultima a vincere ad Assago era stata Siena in gara 5 di finale quasi un anno fa), confermando e aumentando la sorprendente statistica che vede le due formazioni aver ottenuto più successi in trasferta negli scontri diretti degli ultimi 2 anni. 

Quello di ieri sera era infatti il quattordicesimo incrocio nelle ultime due stagioni tra l’EA7 e il Banco di Sardegna, una sfida diventata in breve una classica del nostro basket con una rivalità sempre più crescente, e lo score segnava 8 successi meneghini, di cui 5 lontano dal Forum, e 5 vittorie della squadra di Sacchetti, di cui ben 4 in casa di Milano. Significativa la serie di semifinale dello scorso anno (vinta 4-2 da Milano), con Sassari che si impose in due occasioni al Forum, ma l’Olimpia vinse tutte e tre le gare in Sardegna, mentre l’unica affermazione dei biancoblu tra le mura amiche del Palaserradimi è arrivata lo scorso ottobre, ma è valsa il trionfo della Supercoppa, il terzo trofeo soffiato ai milanesi negli ultimi sedici mesi, dopo la Coppa Italia 2014 (organizzata proprio al Forum e con i padroni di casa eliminati subito al primo turno) e prima della recente edizione sempre di Coppa Italia a Desio, che ha visto in finale esultare ancora una volta Sassari di fronte alla rivale più quotata (mentre le 4 vittorie su 4 di Milano in regular season lasciano il tempo che trovano).

 Senza bisogno di ricordare che l’obiettivo primario e più prestigioso, quello di ritornare ad essere Campione d’Italia, Milano alla fine la scorsa stagione l’ha centrato (e rimane comunque la favorita per riconfermarsi), fa pensare (e i tifosi dell’Olimpia rammaricare non poco) come degli ultimi 4 trofei da conquistare 3 siano meritatamente andati a finire nella giovane bacheca di Sassari (che si è affacciata in Serie A per la prima volta nel 2010-2011 ed è poi sempre arrivata ai playoff), mentre la squadra di Banchi ha ottenuto il minimo (anche se trattandosi dello scudetto sembra un’eresia) in un periodo dove, dopo l’uscita di scena di Siena, secondo tutti dovrebbe essere la dominatrice indiscussa del basket italiano e fare manbassa di titoli tornando ad arricchire il suo glorioso palmares.

 Invece, pronti via, è arrivata una nuova doccia gelata per i tifosi del Forum (fiduciosi dopo aver visto spazzare via Bologna nel primo turno) e l’ennesima impresa da parte di Sassari, trascinata dai suoi stranieri : Sanders, Sosa e Logan migliori marcatori della gara rispettivamente con 17, 16 e 14 punti, da sommare ai 12 di Dyson e i 10 di Jeff Brooks, oltre ai 12 di Lawal, protagonista di una grande sfida sotto i tabelloni con Samuels. Ospiti che hanno approfittato del solito inizio blando dei padroni di casa e decisi sono andati subito avanti nei primi minuti, salvo subire poi la rimonta di Milano che all’intervallo si ritrova avanti di 7, arrivando nel corso del terzo periodo per due volte al massimo vantaggio di +9 ed inizia l’ultimo quarto sopra di sette lunghezze (71-64) dopo una tripla di Kleiza (anche ieri per lunghi tratti un fantasma).

A questo punto, però, come successo troppe volte nelle partite decisive ricordate in precedenza e anche nell’ultima edizione di Eurolega, l’EA7 si spegne, da lì alla fine realizza solamente la miseria di 4 punti, l’attacco non gira più, quelli che dovrebbero essere i leader sembrano soffrire invece la pressione e prendono decisioni sbagliate e alcune palle perse di troppo risultano letali con Sassari che a tre minuti dalla sirena scappa via e poi controlla fino al +9 finale. Finale in cui tra l’altro Banchi, con la sua squadra alla disperata ricerca di punti veloci, schiera un quintetto quasi più difensivo che offensivo (con Hackett, Moss, Melli, l’ottimo Cerella e Samuels, mentre uno come Brooks era seduto in panchina) e a complicare le cose poco prima arrivava anche l’espulsione per proteste in seguito al suo quinto fallo da parte di Gentile, partito bene ma penalizzato dai falli già ad inizio di secondo tempo e a cui nel terzo quarto è stato fischiato anche un fallo tecnico a dir poco discutibile.

L’uscita dal campo del suo capitano resta quindi l’immagine più eloquente della serata di Milano, tra le cui fila Hackett (forse il migliore) e Brooks (su cui gravano tre errori di fila ai liberi) hanno chiuso con 14 punti, Samuels ha dato il suo contributo con 12 (ma forse si poteva farlo rifiatare meglio, usando maggiormente Elegar), Gentile si è fermato a 10 e Melli ne ha messi a referto 9.

 Archiviata gara 1, domenica alle 18 si torna di già sul parquet del Forum per la seconda puntata di una serie che, grazie al colpo di Sassari, è diventata ancora più appassionante ed incerta, con la Dinamo che ormai ha piena coscienza di poter far male ai campioni d’Italia in carica e Milano che, anche se abbiamo ricordato i precedenti in trasferta, è obbligata a tutti i costi a far sua gara 2, perché un’eventuale eliminazione sarebbe un vero e proprio dramma sportivo per la società di Armani.

 Ma intanto, stasera alle 21, ci sarà la prima palla a due anche della seconda semifinale, quella che vede di fronte Venezia (al massimo risultato degli ultimi 60 anni) e Reggio Emilia, insieme a Milano e Sassari, le due formazioni che fin da inizio stagione venivano ritenute quelle meglio attrezzate per far bene. Entrambe sono passate indenni da un primo turno molto complicato e combattuto, risolto solamente grazie alla bella, giocata rispettivamente contro Cantù e Brindisi (con Reggio che ha dovuto salvarsi da una situazione di 1-2 con la quarta gara in trasferta), e dove il fattore campo alla fine ha dato una mano alle due squadre più forti. Una semifinale molto interessante ed equilibrata sulla carta dove la Reyer, parte leggermente favorita per quello che ha fatto vedere fin qui e per il vantaggio del campo. Si incomincia stasera dal Taliercio, poi lunedì gara 2 sempre in laguna per iniziare a capire quella che sarebbe dovuta essere la sfidante al titolo di Milano, ma anche stavolta non avevamo fatto i conti con Sassari.        

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