In attesa del posticipo di stasera, la classicissima tra Varese e Milano, dopo 17 giornate in classifica rimane ancora grande equilibrio, con in testa il duo Brindisi-Cantù, che può essere raggiunto da Hackett e compagni in caso di vittoria sul campo di Masnago. Si stacca momentaneamente dalla vetta Roma, comunque fin qui protagonista di un campionato sui livelli di quello scorso, che esce sconfitta dallo scontro ad alta quota sul campo di Brindisi, con i pugliesi che dimostrano una volta di più di meritare la propria posizione davanti a tutti. Posizione condivisa con Cantù, tra le grandi quella che da inizio stagione, considerando anche il cammino europeo, ha avuto il rendimento più regolare (anche superiore alle attese), che in casa nel finale ha la meglio su Sassari, nella gara che vedeva di fronte i due migliori attacchi del torneo. Per i sardi continua il momento di flessione, caratterizzato da qualche sconfitta di troppo, con il doppio impegno campionato-Eurocup che forse inizia a farsi sentire e settimana prossima è in programma un’altra insidiosa trasferta a Pistoia.
Si rialza a fatica Siena, che dopo aver perso le ultime 5 partite consecutive tra campionato ed Eurocup (2-7 il record dalla partenza di Hackett), riesce a superare con una grande reazione nel secondo tempo Reggio Emilia dell’ex Kaukenas (protagonista del vantaggio degli ospiti nei primi due quarti). Stop per Venezia che cade di un punto a Montegranaro, con i padroni di casa che finalmente ritrovano il sorriso (e la vittoria) dopo molto tempo, anche se rimangono nei bassifondi della classifica, a 4 punti di distanza dal fanalino di coda Pesaro. Per i giocatori di Montegranaro si conclude al meglio una settimana che ha visto anche spegnersi per il momento l’allarme economico con i pagamenti degli stipendi arretrati che hanno frenato il rischio diaspora degli elementi migliori.
Non riescono invece ad invertire il trend negativo gli altri marchigiani di Pesaro, che incassano a Caserta la quattordicesima sconfitta stagionale, anche se possono guardare con un minimo di speranza in più a questi ultimi mesi grazie ai nuovi innesti in formazione. Caserta invece mette altri due punti alla sua tranquilla situazione di classifica, dove ora è addirittura in zona playoff, con 16 punti, gli stessi di Reggio Emilia e Avellino, che in casa batte Pistoia, anche questa volta però senza dare una grande impressione di forza. Il colpo più importante della giornata arriva invece da Bologna, dove Cremona ottiene la quarta gioia consecutiva (tra cui il successo contro Siena del turno precedente), arrivando a quota 12 in classifica, solo due punti in meno delle V nere bolognesi, ora veramente in crisi (quarto ko di fila, solo due vittorie nelle ultime 11) e con l’allenatore Bechi sempre più in bilico.
La seconda giornata di ritorno si conclude stasera (ore 20.30) alla grande con il derby numero 167 tra Varese e Milano, una delle sfide con più storia e rivalità del nostro basket. L’Olimpia, reduce dalla terribile beffa patita venerdì ad Istanbul, con il clamoroso canestro di Planinic da 25 metri sulla sirena, in campionato arriva però lanciatissima da 5 successi di fila (da quando è arrivato Hackett dopo Natale, solo vittorie, con uno scarto medio di 18 punti e soli 62,8 punti concessi agli avversari) ed è pronta a prendersi la vetta, con seri propositi di fuga. Con l’ex play di Siena tra le proprie fila, l’EA7 dell’ultimo mese ha messo in mostra un gioco molto più fluido, in cui tutti si passano la palla e sono maggiormente coinvolti, quando sono sul parquet contemporaneamente Hackett, Langford (largamente il giocatore più forte del campionato) e Gentile l’imprevedibilità e il potenziale offensivo sale a livelli altissimi, ma a tutto questo va aggiunta un’attenzione e cattiveria difensiva (grazie soprattutto allo specialista Moss, a Melli e a Lawal sotto canestro) che sta facendo la differenza. Inoltre, da quando c’è Hackett a ricoprire il ruolo di play, chi ne ha tratto grande giovamento è stato Curtis Jerrells che, liberato dai compiti di regista, può scatenare tutto le sue qualità di attaccante, e i suoi recenti score sono lì a dimostrarlo. L’ultima vittoria dell’Olimpia a Masnago, però, risale a marzo 2008, poi sono arrivati 4 successi per i padroni di casa, questa volta gli ospiti si presentano da grandi favoriti, ma un derby fa storia a sé e il pubblico di Varese, in questa stagione un po’ distaccato, in queste serate può diventare davvero il sesto uomo (e testare l’autorità di Milano anche lontano dal Forum).
La Cimberio tra l’altro, sebbene i 14 punti attuali siano esattamente la metà di quelli conquistati un anno fa dopo 16 gare, sembra essersi lasciata i problemi iniziali alle spalle e il colpo di settimana scorsa in casa di Reggio Emilia può averla rilanciata in chiave playoff, che nonostante un budget minore anche quest’anno erano l’obiettivo minimo. Obiettivo che Varese cercherà di raggiungere anche con Linton Johnson, il lungo proveniente da Sassari (ed ex Avellino), chiamato a sostituire il partente Hassell e che esordirà proprio stasera in maglia biancorossa. Debutto di fuoco, con l’americano che dovrà vedersela nel pitturato con l’atletismo e la fisicità dei giocatori di Milano, ma che nel proseguo della stagione darà sicuramente una grossa mano, come sta facendo Banks, che dal suo ritorno ha cambiato faccia alla Cimberio. Ma dall’altra parte stasera ci sarà la faccia cattiva di Daniel Hackett…