E’ stata una due giorni più che positiva per le cinque squadre italiane impegnate nelle Last 32 di Eurocup, dove sono arrivate quattro importanti vittorie, con l’eccezione della sconfitta di Trento (l’unica che però aveva vinto all’esordio una settimana fa). Milano, Sassari, Venezia e Reggio Emilia erano invece chiamate a riscattare i rispettivi passi falsi all’esordio di questa seconda fase della competizione, per non rischiare di compromettere da subito i propri gironi che, sebbene qualifichino due squadre su quattro, durando sei turni non permettono troppe battute d’arresto. Missione compiuta per tutte e quattro: ha iniziato Milano che martedì al Forum ha asfaltato l’Aris Salonicco 95-54, poi ieri sono arrivati i successi di Sassari in casa sul Galatasaray 79-74, della Reggiana sempre in casa con il Pinar Karsiyaka 88-81 e il colpo esterno di Venezia, 83-92 in Polonia sul campo dello Zielona Gora.
Turno negativo solo per Trento, che in Turchia ha perso ha 92-70 contro il Trabzonspor, mancando così l’occasione di indirizzare già dalla propria parte il suo girone. L’Olimpia, come detto, ha letteralmente demolito i greci dell’Aris in una serata che alla vigilia aveva riportato alla mente di tutti i tifosi e appassionati l’impresa di quasi 30 anni fa, il 6 novembre 1986, quando nella gara di ritorno dei quarti di finale dell’allora Coppa dei Campioni la Tracer Milano riuscì a ribaltare il -31 subito a Salonicco, vincendo alla fine con 34 punti di scarto, una serata magica e storica, visto che pochi mesi dopo la formazione biancorossa alzò il trofeo di quell’edizione (la seconda Coppa Campioni della sua storia, l’anno successivo arrivò anche la terza e, finora, ultima). Gentile e compagni avevano l’obbligo di riscattare la brutta sconfitta rimediata all’esordio in Germania contro l’Alba Berlino, non tanto per il ko in sé (i tedeschi dovrebbero essere i favoriti insieme a Milano) ma per il -16 e l’importanza della differenza canestri in gironi così brevi e equilibrati.
Questa volta l’Olimpia non ha tradito e l’Aris, seppur autore di ottimo cammino europeo fin qui dall’inizio della stagione, si è rivelato un rivale non all’altezza e ben lontano da quello del 1986, tornando a casa questa volta addirittura con un -41. L’EA7 ha rimesso così a posto la differenza canestri totali ed ora si trova appaiate alle altre tre con una vittoria e una sconfitta, visto che l’Alba Berlino ha perso in Lituania sul campo del Neptunas Klaipeda, lituani che sette giorni fa erano stati nettamente battuti (-26) dall’Aris, a dimostrazione di quanto possano essere imprevedibili e impronosticabili questi gironi di Eurocop, da una settimana all’altra. Prossimo turno che vedrà Milano ricevere il Neptunas , in quella che sulla carta dovrebbe essere un’altra partita molto agevole per i milanesi, mentre l’altra sfida sarà Alba Berlino-Aris. Per Sassari è arrivata finalmente la prima gioia europea stagionale (dopo i 10 ko di fila in Eurolega e l’esordio amaro in Eurocop, settimana scorsa sul campo degli ungheresi dello Szolnoki Olaj) ed è un successo che può valere doppio perché ottenuto, al termine di una bella prestazione, contro il Galatasaray dell’ex Calebb Green, una formazione potenzialmente da Eurolega e che nella prima giornata aveva strapazzato il Saragozza.
Situazione del girone adesso identica a quella di Milano, visto che gli spagnoli in casa hanno battuto ampiamente lo Szolnoki Olaj, con gli ungheresi che nel prossimo turno dovrebbero avere vita breve sul campo del Galatasaray, mentre la Dinamo sarà impegnata in trasferta a Saragozza, una gara che ci dirà se Logan e compagni, una volta tolta la scimmia della prima vittoria europea, potranno guardare con molta più convinzione al proseguo della manifestazione. L’unico colpo esterno è stato quello di Venezia, con la Reyer, reduce dalla sconfitta casalinga in volata all’esordio contro lo Zenti San Pietroburgo e da un periodo non brillante nemmeno in campionato, capace di violare in rimonta il campo dello Stelmet Zielona Gora, formazione polacca retrocessa dall’Eurolega (dove però era riuscita a battere Lokomotiv Kuban e Panathinaikos). Venezia che quindi sistema per il momento la sua situazione di classifica, che la vede ora alla pari proprio dei polacchi, alle spalle dei russi dello Zenit a punteggio pieno, mentre il Ludwigsburg è ancora fermo a zero. Tedeschi che fra sette giorni ospiteranno la formazione italiana, con l’opportunità per la Reyer, in caso di successo, di mettere fuori causa una delle tre rivali. Finiamo con il gruppo turco-italiano, ovvero quello formato da Pinar Karsiyaka, Trabzonspor e dalle nostre due Trento e Reggio Emilia.
Nella prima giornata il derby turco era andato al favorito Pinar (a sorpresa la passata stagione campione di Turchia e reduce dalla sua prima esperienza in Eurolega), mentre la sfida fra le due italiane se l’era aggiudicata Trento, che in casa aveva dominato la Reggiana (82-63). Reggio Emila che poteva trovarsi già con le spalle al muro, invece ha reagito alla grande e, trascinata da un super Aradori (protagonista da solo di un parziale di 12-0 ad inizio ripresa), ha rimesso subito in piedi le sue possibilità di qualificazione, riprendendo il convincente cammino della prima fase del torneo. Con le squadre tutte alla pari, nel prossimo turno la Grissin Bon andrà a giocarsela sul campo del Trabzonspor, mentre Trento viaggerà fino a Smirne, dove sarà ospite del Pinar. Una trasferta sulla carta più complicata di quella di questa settimana, ma l’Aquila, fin qui la miglior formazione italiana in Europa con 8 successi nei primi 11 incontri, è tornata da Trebisonda con un pesante -22, al termine di una partita che avrebbe potuto spianarle la strada per la qualificazione e che invece ha complicato un po’ la sua situazione