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Basket, negli Europei che cominciano domani molte stelle americane fermate dal lockout Nba

Non si accenderanno i riflettori del basket a stelle e strisce ma gli appassionati di pallacanestro potranno soddisfare la proprie voglie cestistiche con l’Europeo che prenderà il via domani ( 31 agosto) in Lituania. Mentre i giocatori della lega americana cominciano la loro diaspora, le grandi nazionali europee, più che mai farcite di campioni che hanno fatto notare il proprio valore oltreoceano, si daranno battaglia per conquistare il titolo che, due anni fa, fu della Spagna.

 

A rappresentare i colori azzurri la truppa guidata dal mattatore Simone Pianigiani, reduce dal quinto titolo consecutivo sulla panchina di Siena. Le speranze di riscattare una storia recente opaca, che dopo il clamoroso argento olimpico del 2004, ha regalato più umiliazioni che soddisfazioni, sono riposte nelle tre star Nba: Bargnani, Bellinelli e Gallinari. La condizione dei tre tenori, tra le cui mani passano più del 90% dei tentativi offensivi della squadra azzurra sarà fondamentale, visti anche i limiti di un roster non proprio irresistibile sotto li ferro e in cabina di regia. Dopo una qualificazione rocambolesca, ottenuta giovandosi dell’allargamento all’ultimo minuto delle squadre partecipanti da 16 a 24, e una fase di preparazione non priva di segnali positivi, suggellata dal trionfo nel prestigioso torneo dell’Acropoli, l’Italia si candida ad essere una delle sorprese di questo europeo.

L’obbiettivo dichiarato è il raggiungimento dei quarti di finale, validi per la qualificazione alle Olimpiadi di Londra, ma gli azzurri potranno dire la loro contro tutti gli avversari che non si potranno permettere di sottovalutarli.

 

La strada per la finale di Kaunas passa però attraverso un girone di ferro, che fa assumere alla sfida di Pianigiani i colori di una suggestiva ma difficile scommessa. Si comincerà domani (ore 14.15, diretta Rai sport 1) con una sfida piena di fascino per il nostro basket, contro la Serbia, una delle scuole di basket più prestigiose al mondo, fucina di giocatori dalla tecnica raffinatissima, storicamente vicina al basket azzurro. Oltre ai maestri slavi l’Italia se la dovrà vedere con Francia, Germania, Lettonia e Israele. I giganti transalpini, guidati dall’intramontabile playmaker Tony Parker, si avvalgono di una selezione di assoluto livello (Diaw, Noah, Batum), e sembrano essere i più indicati per contendere agli spagnoli la vittoria finale. Per continuare la carrellata degli assi Nba non occorre ricordare che la Germania sarà guidata da Dirk Nowitzki, trionfatore assoluto della finale playoff dello scorso anno. La macchina da punti teutonica, diventato una vera e propria star nel suo paese, non sembra essere affiancato da una squadra all’altezza ma, dopo essersi ritagliato uno spazio nella storia della pallacanestro esprimendo un livello di gioco sublime nella stagione appena conclusasi, non si può certo escludere che la magia si ripeta.

 

I favoriti restano i campioni in carica. La Spagna, oltre all’ormai collaudato roster di primissimo livello, schiererà il dinamico e raffinato centro Ibaka reduce da una stagione sorprendente a Oklahoma City. Il congolese, che ha ottenuto il passaporto spagnolo per l’occasione, formerà insieme a Rubio, Calderon e ai fratelli Gasol (Pau è voglioso di riscattare la sua brutta stagione e le sue pesanti responsabilità nella brutta figura del Lakers) un dream team europeo che promette spettacolo. Da tenere d’occhio anche i padroni di casa trainati dall’asse Jasikevicius-Valanciuas, la Turchia che nonostante le numerose assenze si presenterà con molti giovani interessanti (oltre all’ormai noto Iliasova da tenere d’occhio Kanter, classe ’92, fresco di selezione Nba per gli Utah Jazz), e la solita Grecia dove daranno spettacolo i due nuovi colpi dell’Armani Jeans Milano, Fotsis e Bouroussis.

 

Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti. Rimarrà l’amaro in bocca per una stagione Nba che si preannunciava scoppiettante e di altissimo livello. Ma questi europei devono essere considerati più come una gradita consolazione piuttosto che come un ripiego. Il basket europeo vive di una storia e di una tradizione che lo rendono unico e avvincente. Il trofeo è, dunque, di prestigio assoluto: da domani in Lituania si lotta per un posto nella storia.

 

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Categories: Sport