E’ arrivata la prima vittoria di Milano in questa Eurolega, 81-74 sul campo del Bayern Monaco, un colpo che vale doppio perché arrivato in trasferta e verosimilmente contro un’avversaria diretta per il passaggio del turno (e capace due settimane prima di arrendersi solo di due punti sul campo del Barcellona).
Partita non indimenticabile, con i ragazzi di Banchi che sono partiti fortissimo (addirittura +15 a metà primo quarto), ma che si sono fatti recuperare punto dopo punto dai tedeschi fino al 41 pari dell’intervallo. Il secondo tempo è stato all’insegna del massimo equilibrio, fino a quando Ragland (il migliore insieme ad Hackett, entrambi 16 punti) e Brooks (altra prestazione comunque più negativa che positiva per lui) hanno trovato un paio di guizzi vincenti che hanno indirizzato il match sui binari biancorossi. Più che parlare di singoli o di grandi giocate, è stata una vittoria di carattere e del gruppo, con la consapevolezza che questa formazione difficilmente potrà raggiungere il livello delle prime 4 o 5 d’Europa, ma ha margini di miglioramento enormi.
Dopo i due ko iniziali , in Turchia col Fenerbahce e in casa con il Barcellona, e dopo un precampionato e inizio stagione passati un po’ troppo a celebrare lo Scudetto, ma con il primo trofeo stagionale, la Supercoppa, ceduto “gentilmente” a Sassari, ecco quindi il primo squillo importante dell’EA7, un successo che potrebbe rivelarsi determinante ai fini della qualificazione, anche se la strada è ancora lunghissima.
Di certo, un’ulteriore sconfitta avrebbe messo Hackett e compagni con le spalle al muro, invece la reazione da squadra che vuole diventare grande c’è stata e anche se il Bayern (fino a qualche anno fa relegato nelle serie minori e considerato solo una costola della polisportiva che comprende la ben più famosa squadra di calcio, ma che da tre anni a questa parte ha iniziato un processo per raggiungere quei livelli anche nel basket) non può essere paragonato ai vari Real Madrid o Fenerbahce, passare sul suo campo non è assolutamente una cosa da poco conto (una settimana fa era caduto il Panathinaikos).
Ma questo alla vigilia era ritenuto da molti il girone di ferro (tutte e 6 le formazioni hanno vinto i rispettivi campionati) e infatti per Milano non c’è tempo per distrarsi visto che il prossimo turno la vedrà di scena nell’inferno di Atene a casa del Panathinaikos (che nell’ultimo turno ha demolito 91-73 il Fenerbahce), mentre nell’ultima del girone d’andata la formazione italiana riceverà i polacchi del Turow, in quello che dovrebbe essere l’unico incontro agevole dio questa prima fase. Olimpia che nel frattempo tornerà in campo lunedì sera nel posticipo della quarta giornata di campionato in trasferta ad Avellino, ma questa è un’altra storia, con la Serie A che sembra essere diventata quasi una formalità per Gentile e compagni, una sorta di allenamento per l’Europa, dove la storia è ben diversa.