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Basket, ecco l’Italia degli Europei: da Gallinari a Bargnani, da Belinelli a Datome

Fra quattro mesi, il prossimo 5 settembre, prenderà il via la 39esima edizione del Campionato europeo di basket, che in quest’occasione, a causa della crisi in Ucraina (in origine il Paese ospitante) si disputerà in quattro diverse nazioni (Croazia, Francia, Germania e Lettonia), con la fase finale in Francia, a Lille. E l’attesa per l’Italia cresce: con quale squadra ci presenteremo sul parquet? 

Partiamo da quello che dovrebbe essere il leader in campo della squadra, Danilo Gallinari. Dopo essere stato fermo per un anno e mezzo a causa del terribile infortunio al ginocchio sinistro del 4 aprile 2013, il Gallo è ritornato sul parquet all’inizio di questa stagione e, dopo aver dovuto rimanere fuori per un altro mesetto per la rottura del menisco (questa volta del ginocchio destro) occorsagli prima di Natale, sembra aver lasciato alle spalle definitivamente la sfortuna e negli ultimi due mesi della regular season è ritornato ad essere il faro dei suoi Denver Nuggets, assoluto protagonista di alcune partite strepitose in termini di punti, come i 27 contro i Lakers, i 40 contro Orlando e i 47 contro i Dallas Mavericks.

Un altro bersagliato da continui infortuni nelle ultime stagioni, in questo caso di carattere muscolare, è stato sicuramente Andrea Bargnani, troppe volte criticato sia dai giornalisti americani, ma soprattutto da molti appassionati di basket italiani, imputandogli una certa mancanza di carattere e ad applicarsi al 100% a quello che succede intorno a lui in campo (oltre al fatto di rimarcare sempre di essere stato la prima scelta assoluta al Draft del 2006 e in seguito di non aver reso come tale). Il Mago ha vissuto un altro anno travagliato a New York, ma nell’ultimo periodo è riuscito a trovare un minimo di continuità, finendo con una media di 15 punti a gara.

Passando ai due che hanno terminato la loro stagione per ultimi, Marco Belinelli e Gigi Datome, non si può negare la differenza di status Nba raggiunta dai due, ma per la nostra nazionale sono entrambi due pilastri imprescindibili (con l’ex Roma che ne è anche il capitano). Per il numero 3 degli Spurs è arrivata la delusione dell’uscita prematura al primo turno dopo 7 gare equilibratissime contro i Clippers, con l’obiettivo di ripetere il trionfo di dodici mesi fa interrotto subito, ma dal punto di vista personale è stata un’altra annata positivissima per il giocatore da San Giovanni in Persiceto. 

L’Italia si ritroverà quindi in squadra un giocatore sempre più decisivo e sicuro dei propri mezzi a cui affidarsi, cosa che non si potrebbe dire per Datome, reduce dalla seconda stagione senza quasi mai vedere il campo, sempre relegato ai margini della panchina prima a Detroit e da febbraio a Boston. Ma questo invece sappiamo che non sarà un problema per il barbuto Gigi, che nelle ultime settimane della regular season ha avuto la possibilità di mettersi in mostra, come nell’ultima gara contro Milwaukee quando ha realizzato il suo career high oltreoceano siglando 22 punti, a conferma che la mano e la classe sono sempre quelli dei tempi di Roma. 

Queste le stelle, ma accanto a loro ci potrà essere un cast di tutto rispetto: da Alessandro e Stefano Gentile a Cinciarini, Aradori e Melli, passando per Polonara e Della Valle, fino ad arrivare a Daniel Hackett, che come regista potrebbe completare un quintetto davvero super. 

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Categories: Sport