Iniziano stasera i playoff 2015 della Serie A di basket e si incomincia subito con la strafavorita Milano che alle 20 ospita Bologna, mentre quarantacinque minuti dopo scenderanno in campo Trento e Sassari. Parte quindi la caccia all’EA7, dominatrice come da previsioni della stagione regolare e praticamente “obbligata” a bissare il successo dello scorso anno, ma che più volte negli ultimi 12 mesi ha dimostrato di bloccarsi quando è il momento di mettere in bacheca un trofeo.
I tifosi dell’Olimpia, infatti, avrebbero scambiato volentieri le 33 vittorie consecutive al Forum in regular season o altri record ottenuti recentemente con almeno una delle tre coppe (le ultime due Coppe Italia e la Supercoppa di inizio stagione) lasciate gentilmente nelle mani di Sassari (killer di Milano in ognuna delle tre occasioni), ma che sulla carta avrebbero invece dovuto finire a rimpolpare dopo anni di magra la bacheca milanese. Invece l’EA7 si presenta a questi playoff con in tasca “solamente” lo scudetto dell’anno scorso (e anche in quel caso si andò vicinissimi dal perderlo), ma con la fiducia di aver chiuso il campionato con solo 4 sconfitte (quelle che le avversarie dovrebbero infliggerle per eliminarla in semifinale o in finale, quando si giocherà al meglio delle 7 gare, e questo sembra davvero improbabile) e con tutti i pronostici a favore per ribadire la supremazia della società di Armani in Italia.
Guai però a sottovalutare le avversarie, tra conferme e sorprese, alcune delle quali reduci da una regular season giocata al di sopra delle aspettative e che si affronteranno in questo primo turno di playoff, sulla carta molto equilibrato e interessante. Dei quarti, l’unico dall’esito già scritto (probabile 3-0) dovrebbe essere proprio quello tra Milano e Bologna, la sfida tra le due squadre più scudettate d’Italia (26 per i lombardi e 15 per gli emiliani), con la Virtus, tornata a disputare i playoff dopo tre anni di assenza (e già questo è un gran traguardo visto le attese iniziali) che però non sembra avere le armi adatte per provare a contrastare la corazzata di Banchi (che nell’ultimo mese ha aggiunto un altro play, Jonathan Tabu, nel suo roster).
Gli altri tre incroci, invece, hanno tutta l’aria di essere avvincenti e incerti e potrebbero tranquillamente avere bisogno di cinque gare per essere risolti. Partendo da quello che dovrebbe tirar fuori la sfidante di Milano in semifinale, ovvero quello tra Trento e Sassari. I bianconeri, la più grande e piacevole sorpresa della stagione, alla loro prima esperienza nella massima serie sono riusciti ad arrivare subito ai playoff, trascinati da uno strepitoso Tony Mitchell, eletto Mvp del torneo regolare, e grazie al successo su Bologna nell’ultima giornata si sono garantiti il fattore campo, che potrebbe risultare decisivo in tutte e tre le sfide di questo primo turno.
Sassari, arrivata a pari punti, per provare a recitare di nuovo il ruolo di guastafeste di Milano, prima deve quindi superare un ostacolo da non sottovalutare e questo dopo una campionato meno brillante rispetto agli ultimi due. La Dinamo, che potrebbe alla fine far valere l’esperienza dei match dentro o fuori accumulata in queste ultime stagioni, in ogni caso chiuderà un’altra annata memorabile per quanto riguarda i risultati, avendo già conquistato i primi due trofei stagionali, Supercoppa e Coppa Italia. Gli altri due quarti, i cui primi atti andranno in scena domani sera in contemporanea, vedono di fronte Venezia-Cantù e Reggio Emila-Brindisi.
Il primo sembra essere l’accoppiamento più equilibrato e impronosticabile di tutti, con la Reyer protagonista del suo miglior risultato in campionato dal dopoguerra in avanti (dopo Milano, prima tra le altre) e che per dimostrare i suoi intenti serissimi si è regalata un Aradori in più proprio per l’inizio di questi playoff. Ma dall’altra parte si troverà proprio l’ex squadra del suo nuovo acquisto (passato poi per Galatasaray ed Estudiantes) e forse la più dura che poteva capitare in questo momento, Cantù.
I brianzoli hanno attraversato più di un periodo negativo durante la stagione e, dopo una bella rimonta, hanno dovuto attendere l’ultima giornata per staccare il pass per la postseason, obiettivo raggiunto anche (e in alcune partite soprattutto) grazie all’amico dei panda, alias Metta World Peace (insomma Ron Artest), l’ex Lakers arrivato tre mesi fa tra curiosità, dubbi e molto marketing, ma che alla fine si è dimostrato atleta serio e giocatore ancora determinante almeno a questi livelli. Si prevede davvero una bella battaglia con il fattore campo che alla fine potrebbe far pendere gli equilibri verso i lagunari.
Fattore campo che potrebbe risultare determinante anche per l’ultimo quarto, quello tra Reggio Emilia e Brindisi, con i biancorossi che partono favoriti, avendo rispettato le attese di inizio stagione e chiuso in terza posizione, mentre la formazione pugliese ha replicato il super campionato dello scorso anno, ma adesso bisognerà vedere quanto ne avrà ancora e se riuscirà a far valere il suo maggiore atletismo contro una formazione che, comunque, dispone di una rosa più lunga e con più qualità.