Mentre a Gaza il numero delle vittime continua a salire e Israele conferma il raid contro una scuola a Gaza City, non conosce tregua la guerra in Ucraina. Il ministero della Difesa russo, infatti, ha annunciato di avere colpito con un missile a testata termobarica il sito dei “mercenari stranieri” nella periferia meridionale di Sudzha, nella regione di Kursk. Le forze armate ucraine nell’area – secondo il presidente dell’agenzia atomica russa Rosatom, Alexey Likhachev – costituiscono una “minaccia diretta” alla centrale nucleare. Quel che è certo è che i numeri sono impietosi: il mese di luglio 2024 ha registrato in Ucraina il maggior numero di vittime civili dall’ottobre del 2022, con un totale di 219 morti: lo riferisce la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese.
Israele, raid su scuola di Gaza: 100 morti
Almeno 100 persone sono rimaste uccise e altre decine ferite nel raid israeliano contro una scuola a Gaza City, secondo quanto riportano oggi fonti mediche e di sicurezza del territorio palestinese. L’ufficio stampa del governo controllato da Hamas denuncia che le forze israeliane hanno attaccato la scuola Al-Tabeen, usata come rifugio per gli sfollati, durante la preghiera del mattino. Decine di persone sono morte nell’incendio provocato dai bombardamenti.
In una nota diffusa su Telegram, infatti, l’esercito israeliano ha confermato il raid nei pressi di una scuola a Gaza City spiegando che l’aeronautica “ha colpito con precisione i terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di controllo e comando nella scuola Al-Tabai’een e situato accanto alla moschea a Daraj Tuffah, che viene usata come rifugio dai residenti di Gaza City”. “Il centro di controllo e comando – evidenzia l’Idf – era utilizzato come nascondiglio dei terroristi e dei comandanti di Hamas. Da lì venivano pianificati numerosi attacchi contro i militari israeliani e lo Stato di Israele”.
Intanto, per il Medio Oriente si punta su Ferragosto, con Israele che risponde all’offerta degli Stati Uniti e annuncia che invierà i mediatori al Cairo per concordare i dettagli del quadro del cessate il fuoco a Gaza. Per il governo israeliano è “importante raggiungere rapidamente” un accordo sulla liberazione degli ostaggi. Hamas chiede il rilascio di Marwan Barghouti e dei capi delle fazioni palestinesi, richiesta accettata da Usa, Egitto e Qatar, pronti a un accordo ponte.
Ucraina, Mosca: testata termobarica contro i mercenari di Kiev
I tentativi delle unità mobili delle Forze armate ucraine di penetrare più in profondità nella regione di Kursk sono stati sventati e un attacco è stato sferrato contro mercenari stranieri utilizzando un missile con una testata termobarica nella periferia meridionale di Sudzha, ha affermato il ministero della Difesa russo. Le truppe aeree e missilistiche hanno sferrato attacchi alle riserve delle Forze armate ucraine nella regione di Sumy, ha affermato il dicastero. Un attacco è stato sferrato utilizzando un missile con una testata termobarica su un sito di dispiegamento temporaneo di mercenari stranieri nella periferia meridionale di Sudzha, ha aggiunto Mosca. Un totale di 15 mercenari stranieri sono stati neutralizzati da questo raid secondo la nota.
Pur non essendo illegali, le armi termobariche sono controverse perché sono molto più devastanti degli esplosivi convenzionali di dimensioni simili e hanno un impatto terribile su chiunque si trovi nel raggio della loro esplosione.
Una bomba termobarica (detta anche bomba a vuoto) è costituita da un contenitore di carburante con due cariche esplosive separate. Può essere lanciata come un razzo o sganciato come una bomba da un aereo. Quando colpisce il bersaglio, la prima carica esplosiva apre il contenitore e disperde ampiamente la miscela di carburante come una nuvola. Questa nube può penetrare in qualsiasi apertura o difesa dell’edificio che non sia completamente sigillata. Una seconda carica fa “esplodere” la nube, dando origine a un’enorme palla di fuoco, un’onda d’urto massiccia con un vuoto che risucchia tutto l’ossigeno circostante.
Ucraina: raid russo contro supermercato nel Donetsk
Sul fronte ucraino, la Russia ha colpito un supermercato nella città di Kostiantynivka, nell’Oblast di Donetsk, uccidendo almeno 10 persone e ferendone almeno altre 35. Lo ha reso noto il Servizio statale di emergenza ucraino. La città è stata attaccata dall’artiglieria russa, secondo il governatore regionale Vadym Filashkin. L’emittente locale Novosti Donbassa ha condiviso il filmato dell’edificio “Ekomarket” in fiamme.
“L’attacco al supermercato di Kostiantynivka è un altro caso di terrore russo. La guerra contro i civili è tutto ciò che possono fare”, ha commentato il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak su Telegram. “Alcune persone restano intrappolate sotto le macerie. Sono in corso le operazioni di ricerca e soccorso”, ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La Russia sarà ritenuta responsabile di questo terrore”.
Si combatte vicino al gasdotto per l’Europa, mercati nervosi
Mosca, nel mentre, ha annunciato l’introduzione di un regime speciale antiterrorismo – che comporta restrizioni per la popolazione – nelle regioni di Belgorod, Kursk e Bryansk, al confine con l’Ucraina. Kiev, che continua il suo affondo sul territorio russo, ha rivendicato l’attacco a una base aerea militare russa nella regione di Lipetsk, a 300 km dal confine. I combattimenti di questi giorni nella regione russa di Kursk minacciano il gasdotto che trasporta la metà del gas naturale russo ancora esportato verso l’Europa. Nervosismo sul mercato del gas europeo, nonostante le rassicurazioni di Gazprom.
I combattimenti di questi giorni nella regione russa di Kursk, infatti, hanno investito direttamente la cittadina di Suzdha – che secondo notizie non confermate sarebbe caduta nelle mani degli ucraini -, dove si trova l’ultima stazione di transito del gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod, cioè la conduttura che trasporta la metà del gas naturale russo ancora esportato verso l’Europa. L’altra metà passa attraverso il Turkstream, che attraversa il Mar Nero.
Nonostante Gazprom, il gigante statale russo del settore, abbia assicurato che le esportazioni continuano normalmente, gli eventi bellici hanno provocato non pochi nervosismi sul mercato del gas europeo, con i prezzi che per la prima volta nel 2024 hanno superato i 40 euro al megawattora, con un balzo di oltre il 4% in un giorno. Un dirigente della Gazprom citato dall’agenzia Tass ha detto che oltre alla battaglia in corso a Suzdha, a spingere al rialzo le quotazioni potrebbero contribuire i lavori di manutenzione in corso presso alcune strutture in Norvegia con la conseguente limitazione della produzione.
(ultimo aggiornamento alle ore 15.40)