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Barometro delle guerre: missili russi su Kiev. Nuova sorpresa di Orban: dopo Putin vola in Cina e incontra Xi. Israele – Hamas negoziano tregua

Pesante attacco missilistico russo su tutta l’Ucraina, colpito ospedale pediatrico a Kiev. Orban “a titolo personale” in Cina. In Medio Oriente Hamas accetta di negoziare su cessate il fuoco non permanente

Barometro delle guerre: missili russi su Kiev. Nuova sorpresa di Orban: dopo Putin vola in Cina e incontra Xi. Israele – Hamas negoziano tregua

Giornata turbolenta sul fronte geopolitico, con la Russia che ha lanciato un violento attacco su Kiev, la capitale dell’Ucraina, mentre il premier ungherese Viktor Orban è in Cina per incontrare il presidente Xi Jinping per discutere “questioni di reciproco interesse”. Novità sono attese anche dal Medio Oriente, dove secondo il Jerusalem Post, il capo dello Shint Bet Ronen Bar sarebbe partito per Il Cairo a capo di una delegazione israeliana per proseguire i colloqui finalizzati al raggiungimento di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi, con Hamas che avrebbe accettato di trattare anche su una soluzione non permanente

Ucraina: missili russi su Kiev, colpito un ospedale pediatrico 

Sarebbe di almeno 22 morti il bilancio, purtroppo provvisorio, dell’ultimo attacco missilistico russo sull’Ucraina. Al momento si contano 9 morti e 20 feriti a Kiev, 10 morti e 41 feriti a Krivih Rih, 3 morti a Pokrovsk, un morto e 6 feriti a Dnipro. Tra le zone più colpite ci sarebbe proprio la capitale ucraina, che secondo il suo sindaco Vitali Klitschko sarebbe sotto “uno degli attacchi peggiori” degli ultimi 2 anni. Colpito l’ospedale pediatrico Okhmatdyt, “uno dei più importanti importanti non solo in Ucraina, ma anche in Europa”, ha spiegato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, sottolineando che “Ora che l’ospedale è stato danneggiato da un attacco russo, ci sono persone sotto le macerie e il numero esatto delle vittime non è ancora noto. In questo momento tutti stanno contribuendo a rimuovere le macerie: medici e gente comune”. 

“La Russia non può affermare di ignorare dove volano i suoi missili e deve essere ritenuta pienamente responsabile di tutti i suoi crimini. Contro le persone, contro i bambini, contro l’umanità in generale. È molto importante che il mondo non rimanga in silenzio su questo e che tutti vedano cos’è la Russia e cosa sta facendo”, ha aggiunto Zelensky che in questo momento si trova a Varsavia, in Polonia, per incontrare il primo ministro Donald Tusk.

Un forte attacco missilistico ha colpito anche a Kryvyj Rih, città natale del presidente nella regione di Dnipropetrovsk (centro), dove ci sarebbero almeno 10 morti e  31 feriti.

Orban in Cina da Xi Jinping 

Nel frattempo, il primo ministro ungherese Viktor Orban, rappresentante di turno dell’Unione europea, dopo la visita a Putin, è volato in Cina per incontrare il presidente cinese Xi Jinping, nell’ambito di una “Missione di pace 3.0”, ha scritto Orban sul suo profilo X pubblicando una foto del suo arrivo in aereo a Pechino. 

Una decisione che ha nuovamente fatto infuriare l’Ue dopo le polemiche che hanno fatto seguito all’incontro tra il presidente ungherese e Vladimir Putin. Così come avvenuto in Russia la settimana scorsa, ancora una volta, Orban non è in Cina in rappresentanza dell’Unione europea, hanno sottolineato da Bruxelles. A una domanda su come il governo tedesco consideri l’iniziativa di pace di Budapest, il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit ha risposto: “Non c’è molto da dire”, “non c’è un nuovo stato di cose”.

In questo contesto arrivano le prime dichiarazioni di Xi che, incontrando il premier ungherese avrebbe detto che è nell’interesse di Ucraina e Russia deporre “a breve” le armi e trovare una soluzione politica ai loro problemi. Al momento, ha detto il presidente cinese “la priorità è quella di raffreddare la crisi seguendo tre principi, prevenire che l’incendio si estenda oltre il campo di battaglia, prevenire l’escalation ed evitare che chiunque alimenti il conflitto”, ha aggiunto, esprimendo apprezzamento per la missione di Orban. “La priorità – ha sottolineato – ”è quella di contribuire alla de escalation il prima possibile”. La comunità internazionale deve quindi sostenere la ripresa del dialogo e di negoziati diretti fra le due parti. “La Cina promuove attivamente colloqui di pace e incoraggia e sostiene tutti gli sforzi che conducano a una soluzione pacifica della crisi”, ha concluso, precisando che la posizione di Pechino coincide con quella di Budapest.

Israele – Hamas: sì al negoziato su cessate il fuoco anche non permanente

I capi della Cia del Mossad e dell’intelligence egiziana si incontreranno mercoledì a Doha con il primo ministro del Qatar per discutere un possibile accordo tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi. Un alto funzionario di Hamas ha fatto sapere che il gruppo accetterà di negoziare sugli ostaggi anche in assenza di un cessate il fuoco permanente, un passo avanti che potrebbe accelerare le trattative, mentre il Jerusalem Post scrive che il capo dello Shint Bet Ronen Bar sarebbe partito per Il Cairo a capo di una delegazione israeliana per proseguire i colloqui. 

Secondo diversi funzionari in Medio Oriente e negli Stati Uniti, le devastazioni nella Striscia di Gaza avrebbero contribuito ad ammorbidire le posizioni di Hamas nei negoziati per arrivare a un accordo di tregua. 
Nel frattempo, sul campo, le Forze di difesa israeliane (Idf) confermano di aver lanciato nella notte una nuova operazione nel quartiere Tel al-Hawa di Gaza City, entrando nel quartier generale dell’Unrwa nella zona dove le Idf avevano trovato un’importante infrastruttura di tunnel di Hamas. Le Idf affermano di essere in possesso di informazioni di intelligence su nuove attività e infrastrutture di Hamas e della Jihad islamica nella città di Gaza, tra cui depositi di armi. Le operazioni proseguono anche nella giornata di oggi e a Gaza City sarebbero in corso alcuni dei combattimenti più pesanti dall’inizio della guerra, fanno sapere alcuni residenti.

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