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Barolo e Barbaresco, Intesa Sanpaolo aiuta la filiera delle Langhe

barolo tappo

Arriva una boccata di ossigeno per il settore vinicolo italiano, messo in ginocchio dalla crisi Covid. A ricevere attenzione in questo caso è il Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, le cui 500 aziende associate otterranno da Intesa Sanpaolo un accesso al credito veloce e facilitato. Ma non solo questo: l’accordo con la prima banca italiana prevede anche un sostegno per la formazione, la digitalizzazione e lo sviluppo commerciale. Il finanziamento invece, che fa parte di un fondo istituito cinque anni fa da Intesa Sanpaolo per incoraggiare gli accordi di filiera (e recentemente arricchito di ulteriori 10 miliardi), sarà destinato a acquisto terreni, reimpianti vigneti, ciclo d’invecchiamento del vino e per sostenere gli investimenti nel settore.

Proprio il Piemonte ha già ricevuto buona parte di quel denaro: beneficiano del credito di Intesa Sanpaolo 3.000 realtà imprenditoriali, organizzate in 74 filiere, per un giro d’affari di oltre 6 miliardi di euro. E non è un caso, visto che il Piemonte, dove opera il Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, è una terra d’eccellenza per il mercato vitivinicolo. La regione infatti è in testa all’Indice di reputazione enologica italiano ed è la seconda esportatrice di vini dopo il Veneto (che negli ultimi anni è trainato dal boom del Prosecco), riuscendo a mantenere le esportazioni in territorio positivo nel primo trimestre 2020 (+1,4% per il Piemonte; +5,2% per il solo distretto delle Langhe, Roero e Monferrato).

Dati più severi sono però attesi per il secondo trimestre dell’anno. Nel mese di aprile il fatturato del settore bevande in Italia è sceso del 30%. Più penalizzate le imprese non esportatrici, soprattutto quelle legate al canale Ho.re.ca., che intermedia circa il 42% del vino destinato ai consumatori finali. Il Covid-19 ha impattato meno sulla GDO, che ne intermedia circa il 37%, mentre le cantine esportatrici hanno subito l’effetto delle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria.

“Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con Intesa Sanpaolo, perché mette a disposizione delle cantine provvedimenti importanti per superare un momento complicato. Particolarmente interessante lo strumento di finanziamento delle scorte di magazzino, una misura pensata appositamente per i grandi vini da invecchiamento come Barolo e Barbaresco”, ha commentato Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio.

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