L’Italia ha le carte in regola, ma ora deve ridurre il debito e ripristinare la fiducia. Questo l’ammonimento del commissario europeo al mercato interno, Michel Barnier, sentito nelle commissioni congiunte Industria, Finanze e Politiche Ue di Camera e Senato. E proprio mentre la Merkel gela i mercati bocciando gli eurobond, Barnier al contrario sostiene che si tratti di “un’idea giusta e logica”.
-Italia.
Per Barnier, l’Italia può riuscire a superare il momento di crisi che sta attraversando e un elemento positivo è la costituzione del nuovo governo sotto la guida di Mario Monti, che ha “due qualità di cui abbiamo bisogno: la disciplina e la determinazione. Voi avete molte carte vincenti. Avrei voluto che la Francia avesse mantenuto la stessa vitalità italiana, basta guardare alle piccole e medie imprese, al risparmio delle famiglie, al deficit contenuto e al settore bancario correttamente supervisionato dalla Banca d’Italia che ha saputo evitare rischi eccessivi”.
“Ci sono degli elementi positivi su cui dovete far leva e l’Europa deve far leva – ha aggiunto – bisogna ridurre il debito pubblico e su questo va un plauso alla nomina di Mario Monti, con cui siamo stati colleghi”.
Insomma, l’Italia ha le “carte vincenti” per superare la crisi economica, ma adesso deve “ridurre il debito e ripristinare la fiducia”. E ha colto l’occasione per esprimere la propria soddisfazione per l’incontro di Monti con la Merkel e Sarkozy a Strasburgo. “Credo – ha detto Barnier – che l’asse franco-tedesco sia sempre più necessario, ma non più sufficiente. Si devono mettere d’accordo, ma devono ascoltare gli altri, ecco perché sono lieto ci fosse Monti”.
-Eurobond.
“Credo che l’idea degli Eurobond sia giusta e logica se c’è lo stesso mercato e la stessa moneta”, ha sostenuto il commissario Ue. Secondo Barnier “il presupposto per gli Eurbond è un maggiore coordinamento di bilancio ed economico” tra i paesi della zona euro. Barnier ha sottolineato come “il momento che stiamo vivendo è estremamente grave e bisogna dire la verità: dobbiamo affrontare molte crisi contemporaneamente, la crisi finanziaria con epicentro negli Usa, la crisi economica e sociale con conseguenze molto serie nella vita dei cittadini e la crisi del debito sovrano il cui epicentro si trova in Europa”.
E a queste crisi simultanee “dobbiamo fare fronte tutti insieme”. E in questo quadro l’introduzione della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, e’ un ”segno di equita”’. ”Non credo – ha precisato Barnier – che la tassa sulle transazioni finanziarie, se l’aliquota è bassa, provocherà delocalizzazioni. E’ un fatto di equità, perché i cittadini accetteranno sacrifici se avranno la sensazione che questi sforzi sono ripartiti in modo equo”.
-Bce.
E sempre affrontando l’attuale crisi e l’atteggiamento della Banca centrale europea, Bernier ha sostenuto che “ha svolto il suo ruolo in modo assolutamente volontario e positivo. A me non sembra necessario modificare il trattato per consentire alla Bce di continuare a svolgere il suo ruolo in piena indipendenza”. L’acquisto di titoli dei paesi in difficoltà da parte della Banca centrale, ha aggiunto, è fatto “su base volontaristica, ed è assolutamente positivo”.
Quanto poi agli istituti di credito del nostro Paese, in Italia “il settore bancario è stato ben supervisionato dalla Banca d’Italia che ha saputo evitare che si prendessero rischi eccessivi”. Barnier non ha mancato di lanciare una frecciata contro le agenzie di rating: ”Ridurremo la dipendenza eccessiva delle banche dalle agenzie di rating. Non ho ideologie o preconcetti nei loro confronti. Servono, ma devono essere trasparenti, rigorose e credibili”.