Dove c’è Barilla c’è pasta… fatta in casa. Nel senso che ognuno potrà prodursela in casa per conto suo, grazie alla stampante 3D che il colosso emiliano ha presentato in anteprima a Cibus 2016, il salone internazionale dedicato alle ultime tendenze dell’alimentazione partito lunedì 9 maggio a Parma.
Il progetto è partito ormai quattro anni fa ed è coordinato da Fabrizio Cassotta, Innovation pasta, ready meals e smart food manager di Barilla: il prototipo, messo a punto grazie alla collaborazione con l’olandese Tno (Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata) potrà sfornare non solo spaghetti e rigatoni ma anche i tre nuovi formati nati dalle oltre 400 idee di una competizione lanciata su Thingarage, strat up che si occupa proprio di design 3D. Tra le novità più interessanti si potrebbero citare le rose, le lune e le vortipe.
Come viene stampata la pasta? Attraverso una stampante 3D, partendo dagli ingredienti compressi in una cartuccia: bastano due minuti per trarne un prodotto fresco, grazie all’impasto di acqua e semola di grano duro. “Possiamo immaginare che nelle abitazioni la stampante per pasta dovrà essere compatta e con un maggiore accento sulla varietà del prodotto che si può preparare con essa – ha spiegato Cassotta alla Stampa – nelle aziende e nei ristoranti ci vorranno invece macchinari più grossi e veloci. Continuiamo a studiare il settore, ma per ora fare una previsione sulle tempistiche di disponibilità sul mercato è impossibile”. In ogni caso i fronti aperti sembrano molti: dall’autoproduzione domestica alla ristorazione professionale.