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Barclays e Argentina, due mine per i mercati. Stamani Piazza Affari inizia positiva

FIRSTonline

MEDIASET SUPERSTAR, OGGI CHIUDE L’AUMENTO MPS
FRENA L’ASIA, TORNANO A FA PAURA I TANGO BOND

Chiudono la settimana all’insegna del ribasso i listini asiatici, a partire da Tokyo – 1,7%, frenata sia dall’andamento di Wall Street che dal rimbalzo dello yen sul dollaro. Pesa il calo dei consumi a maggio, primo mese dopo l’aumento dell’Iva. Più ferma Hong Kong -0,2%. Shanghai -0,35%.

Segna il passo la Borsa Usa: l’indice Dow Jones è in calo dello 0,13%, S&P -0,12%, il Nasdaq termina a -0,02%. Cala ancora il rendimento dei T bond Usa a 2,516% , Il bund tedesco è a quota 1,238% sui mnimi dell’anno. Invariata La Borsa di Londra, Parigi -0,4%, Francoforte -0,6%.

In discesa in Europa l’indice Stoxx bancario -1,2%: Male anche il settore Auto -0,6 A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,3%%.

BARCLAYS ED ARGENTINA, DUE MINE GIUDIZIARIE PER IL TORO

La battuta d’arresto dei mercati ha più spiegazioni. A maggio i consumi sono saliti solo dello 0,2%, contro una previsione media degli economisti di +0,4%. A questi tassi di crescita è difficile che il pil Usa possa recuperare il tonfo -2,9% del primo tirmestre crescere oltre il 2%, notano gli economisti. Inoltre, non hanno certo giovato le parole del presidente della Fed di St.Louis, James Bullard: i tassi in America, ha detto in un’intervista tv, saliranno dal marzo 2015.

Ma va rilevato che Bullard quest’anno non fa parte del board del Fomc, l’organismo che vota sui tassi. Più pesante la tegola che minaccia di colpire Barclays -5% alla Borsa di Londra. Il procuratore di New York, Eric Schneiderman, ha annunciato un’azione legale contro il colosso inglese per frode e pratiche ingannevoli nei confronti dei suoi clienti.

“Barclays ha mentito ai suoi clienti”, avrebbe detto il procuratore. L’istituto è accusato di avere mentito ai clienti sulla sua dark pool, nascondendo quanto i trader high frequency compravano e vendevano. Dopo Bnp Paribas un’altra banca europea rischia una sanzione miliardaria.

Intanto continua il duello a distanza tra il giudice Thomas Griesa della corte di New York e l’Argentina. Griesa ha respinto la richiesta di Buenos Aires di aver più tempo per negoziare con gli hedge creditori e di procedere nel frattempo al pagamento di 832 milioni verso coloro che a suo tempo hanno siglato l’accordo che limita i costi per il debitore. L’Argentina ha però proceduto ieri lo stesso ad alcuni pagamenti. Il ministro dell’Economia Axel Kicillof ha accusato il giudice americano di voler spingere l’Argentina in un nuovo default, cosa che potrebbe verificarsi lunedì, anche se il Paese avrà a diposizione altri 30 giorni di ‘grazia’ per provvedere a versare quanto dovuto.

BOT A LIVELLI RECORD, INTESA UE SULLA FLESSIBILITA’ DEI BILANCI

Chiude oggi la tornata di aste del Tesoro con un’offerta complessiva di Btp e Ccteu fino a 8 miliardi. Il bilancio delle aste, le prime dopo il pacchetto di misure approvate dalla Bce, è per ora largamente positivo: il Tesoro ha collocato ieri 7,5 miliardi di euro di Bot allo 0,309% di rendimento, il livello più basso da quanto è stato introdotto l’euro.

L’ultima asta di Bot a sei mesi tenutasi alla fine di maggio aveva visto i titoli assegnati allo 0,492%. Il rendimento del decennale italiano è sceso di un punto base al 2,84%: lo spread con il Bund è 158 punti base (-1 punto base).

Buone notizie intanto arrivano dal vertice europeo di Ypres. E’ stata raggiunta un’intesa fra i capi di Stato e di governo europei sulla flessibilità nell’applicazione delle regole di bilancio per sostenere la crescita. La bozza del comunicato che chiuderà il vertice indica la necessità di tenere in considerazione lo stato di attuazione delle riforme strutturale per valutare il rispetto del Patto di stabilità, un punto a favore di Matteo Renzi.

I DIRITTI TV E AL JAZEERA SPINGONO MEDIASET

Il palinsesto di Piazza Affari è dominato dallo show di Mediaset +2,11% la migliore blue chip con un rialzo del 2,1% grazie anche all’interesse manifestato da Al Jazeera. Intanto pare che sia stato raggiunto in extremis l’accordo sui diritti tv. Sia Mediaset che Sky trasmetteranno nel triennio 2015-2018 i match delle otto principali squadre di serie A, mentre Sky avrà l’esclusiva sulle 12 squadre minori. La società che fa capo a Rupert Murdoch si è aggiudicata 380 partite per 572 milioni di euro e Mediaset 248 per 373 milioni. L’intesa per diritti tv della Serie A 2015-2018 permetterà alla Lega Calcio di incassare 945 mln di euro. Il presidente Beretta ha minacciato le dimissioni in caso di un mancato accordo.

TELECOM, E’ ARRIVATA LA SCISSIONE DI TELCO

Telecom Italia sale dello 0,27%, senza particolari reazioni alla notizia della scissione di Telco, ratificata all’unanimità dai soci della holding che riceveranno pro quota azioni (e debito) relativi alla partecipazione del 22,4% nel gruppo tlc. In particolare a Telefonica seppetrà il 14,72% il 4,32% alle Generali, 1,64% a testa per Intesa e Mediobanca. Nel contesto della scissione e’ previsto l’integrale rimborso da parte di Telco del finanziamento bancario (660 milioni) e del prestito obbligazionario (1.750 milioni di valore nominale piu’ 70 milioni di interesse) oltre agli interessi che matureranno fino alla data del rimborso. Il perfezionamento della scissione, perà, e’ subordinato all’autorizzazione da parte delle Autorità brasiliane e argentine, oltre che all’italiana Ivass. L’assemblea per approvare il bilancio (in rosso per 952,5 milioni) e la scissione è stata convocata per il 9 luglio.

GENERALI SCENDE SOTTO IL 2% DI INTESA

Le tensioni sui titoli bancari, aggravate dalle notizie su Barclays, hanno interessato anche Milano. Unicredit ha perduto l’1,7%, Banco Popolare l’1,9%. Banca Popolare di Milano -2,2% inverte la rotta dopo il balzo di mercoledì.Il fondo Athena di Raffaele Mincione ha intanto ridotto la sua quota dal 7,02% alò 5,7% Più marcata la perdita di Ubi Banca -2,1% condizionata anche dagli sviluppi delle indagini della Guardia di Finanza sui conti di alcuni dei soggetti al centro dell’inchiesta della Procura di Bergamo che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati, tra gli altri, degli esponenti di vertice di Ubi Banca.

In Banca Carige, intanto, la Guardia di Finanza ha sequestrato i documenti relativi alle operazioni con lo Ior. Dopo le forti oscillazioni dei giorni scorsi, Monte dei Paschi – 0.33% si è mosso poco. Il titolo, alla vigilia della chiusura dell’aumento di capitale, si è fermato a ridosso di 1,5 euro, sostanzialmente in linea al valore teorico dell’azione in occasione dello stacco del diritto quando è partita l’operazione. Bper cede lo 0,77% a 6,45 euro mentre i diritti perdono il 5,08% a 0,56 euro. Per Kepler, che ha tagliato il target price (da 7,4 a 7 euro, hold) per tener conto dell’aumento di capitale, è l’istituto italiano preferito. Fa eccezione Intesa in rialzo dello 0,2% La quota di Generali nella banca è scesa all’1,869% dal 2,631 precedente. Mario Greco, ad del Leone, ha più volte spiegato che la quota nell’istituto era tra le partecipazioni libere gestite dall’asset management della compagnia.

RIMBALZA FERRAGAMO, STM ARRETRA DOPO IL BOND

Nel resto del listino da rilevare: fra gli industriali, StM perde il 2,2% dopo l’annuncio sull’offerta di un bond convertibile in azioni ordinarie per un ammontare nominale di un miliardo di dollari. La società ha inoltre lanciato un programma di buy-back nell’ambito del piano di incentivazione dei dipendenti. Il programma prevede il riacquisto fino a un massimo di 20 milioni di azioni, pari al 2,2% del capitale, Fiat in ribasso dell’1,5% in sintonia con il resto del comparto europeo. Cnh Industrial avanza dell’1,4% Finmeccanica è in rialzo dell’1%, Cnh Industrial dell’1,4% Si muovono poco sia Eni -0,5% che Enel -0,3%, entrambi i titoli salgono dello 0,3%. Saipem è in rialzo dell’1,7%. Nel segmento del lusso si mette in luce Ferragamo +3,5%, il titolo reagisce alla promozione di Crédit Suisse a Neutral da Underperform. Nelle ultime 22 sedute il titolo ha lasciato sul terreno il 10% e dall’inizio dell’anno.

SMALL CAPS: MAIRE E RISANAMENTO ALLA RIBALTA

Tra le small cap, Risanamento +4,8% dopo una lunga sospensione per eccesso di rialzo. La società ha perfezionato la vendita a Chelsfield/The Olayan Group del portafoglio immobiliare francese. Maire Tecnimont sale del 3,4%. Il gruppo si è aggiudicata contratti e integrazioni per attività di EP (Engineering – Procurement), licensing e servizi di ingegneria per un valore di circa 199 milioni di dollari. TE Wind del 5%.

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