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Barcellona: la sindaca vuole abolire i voli da e per Madrid

Ajuntament Barcelona on Flickr

La sindaca di Barcellona, Ada Colau, propone di cancellare la tratta aerea fra la città catalana e Madrid. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento, sostituendo i voli con i treni ad alta velocità (che in spagna si chiamano Ave). Ad oggi, per spostarsi da una città all’altra su rotaia si impiegano poco meno di tre ore, mentre in aereo basta meno di un’ora e mezza. Tuttavia, considerando anche gli spostamenti da e per gli aeroporti, alla fine i tempi sono molto simili.

In realtà, la decisione non spetta a Colau, ma la sindaca ha deciso comunque di chiedere all’aeroporto internazionale di Barcellona, El Prat, la soppressione del volo tra le due principali metropoli del Paese, noto in Spagna come “puente aereo”. Sarebbe questo il primo passo di una strategia che punta a eliminare tutte le tratte aeree interne per le quali esiste l’alternativa del collegamento ferroviario.

In termini ecologici, la posizione di Colau è ineccepibile: il volo Barcellona-Madrid produce un inquinamento medio pari a 60-80 chili di CO2 per passeggero, mentre il treno non supera i 4,9-7,25 chili.

La sindaca catalana non è nuova a iniziative ambientaliste. Dal primo gennaio, a Barcellona è attiva la zona a basse emissioni (Zbe): significa che le auto a benzina immatricolate prima del 2000 e quelle a diesel anteriori al 2005 non possono entrare in città nei giorni feriali dalle 7 alle 20. L’obiettivo della misura è ridurre l’inquinamento del 15%. Dalla Zbe, però, restano esclusi il porto di Barcellona (gestito dal governo centrale) e l’aeroporto, che peraltro si trova in un municipio diverso, El Prat de Llobregat.

Ma a prescindere dalla risposta che otterrà la proposta di Colau, è innegabile che in molti abbiano già deciso di sostituire il volo con il treno. I viaggiatori che hanno scelto l’aereo sono diminuiti da 4,9 milioni del 2008 a 2,3 milioni nel 2019, mentre nello stesso periodo le persone che hanno optato per l’alta velocità sono aumentate da 2 a 4,3 milioni. Una crescita destinata ad accelerare, visto che i prezzi si abbasseranno: non solo la compagnia spagnola Renfe (finora monopolista) ha deciso d’introdurre una versione low cost dell’alta velocità, ma dall’anno prossimo il settore sarà anche aperto alla concorrenza, con l’arrivo di Trenitalia e dei francesi di Sncf.

Tuttavia, la proposta della sindaca catalana ha incontrato l’opposizione degli industriali di Madrid e Barcellona: “Due città cosmopolite devono disporre di tutti i collegamenti possibili: aerei, marittimi, ferroviari e stradali”, si legge in un comunicato congiunto delle associazioni imprenditoriali delle due città. 

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