“L’impegno assunto in sede europea a ridurre il debito pubblico e avviare un ampio programma di riforme strutturali va onorato con rapidità e coerenza”. E’ necessario “proseguire con decisione nell’azione di risanamento delle finanze pubbliche”. La nostra economia ”presenta elementi di forza: la tendenza al riequilibrio dei conti pubblici, il basso indebitamento privato, l’assenza di squilibri nel mercato immobiliare ed il contenuto debito estero”. Vanno inoltre ”rimossi gli ostacoli ad uno sviluppo sostenuto dell’economia”. Queste le opinioni espresse oggi da Ignazio Visco nel suo primo intervento da governatore della Banca d’Italia, che ha diffuso oggi l’ultimo ‘Rapporto sulla Stabilità Finanziarià’.
Visco traccia il sentiero da intraprendere per il risanamento delle finanze pubbliche, spiegando che il sistema bancario “non è fonte di instabilita, anzi, la sua posizione patrimoniale è solida”. Il governatore sottolinea però che il nostro Paese sta subendo i contraccolpi delle tensioni sul debito sovrano che investono “i sistemi bancari degli altri maggiori paesi, ma con minore intensità. Nel giudizio degli investitori infatti la nostra economia risente dell’alto debito pubblico e della bassa crescita”.
E proprio sulla crescita Visco spiega che ”il ridimensionamento delle prospettive di crescita globale e l’avversione al rischio hanno acuito i timori degli operatori circa la solvibilita’ degli emittenti pubblici e privati con alto indebitamento. Gli orizzonti di investimento si sono ridotti, è cresciuta la preferenza per le attivita’ a basso rischio”.
Di seguito i punti fondamentali del Rapporto di via Nazionale:
DEBITO/PIL CALERA’ ANCHE CON SPREAD ALTI SE RISPETTIAMO GLI OBIETTIVI
”Il Governo – si legge nel documento – prevede che nel prossimo triennio il rapporto debito/pil diminuisca significativamente; se gli obiettivi di risanamento saranno rispettati, nostre elaborazioni indicano che il rapporto si ridurrebbe o si stabilizzerebbe anche qualora i rendimenti dei titoli di Stato registrassero significativi aumenti. Per ridurre in maniera permanente il rischio sovrano sono tuttavia necessarie misure volte a innalzare il potenziale di crescita, che in questa fase sono strettamente collegate con la stabilita’ finanziaria”.
PAESE NELL’OCCHIO DEL CICLONE PER DIFFICOLTA’ AD ATTUARE RIFORME
“Le difficoltà nell’attuare ‘adeguate’ polititiche di contrasto della crisi da parte delle autorità hanno esteso all’Italia e alla Spagna la crisi del debito sovrano”. ”Inoltre, il deterioramento delle prospettive di crescita acuisce le tensioni finanziarie”. Si teme poi che ”la debolezza ciclica possa acuirsi”, con possibili ”ripercussioni negative sulle decisioni di consumo e di investimento”. Il Rapporto rileva che ”misure di consolidamento fiscale attuate simultaneamente in piu’ paesi potrebbero innescare una spirale negativa tra il calo dell’attivita’ produttiva e il deterioramento delle finanze pubbliche”, in assenza di riforme strutturali.
MERCATO TITOLI STATO HA CONTINUATO A OPERARE REGOLARE
“Sul mercato secondario dei titoli di Stato la liquidità si è ridotta significativamente nelle fasi di tensione. Sul mercato primario il collocamento dei titoli è avvenuto con regolarità. Il rapporto tra quantità domandata e offerta di titoli è stato costantemente superiore all’unità, registrando solo occasionalmente lievi riduzioni. I sistemi di pagamento e di regolamento dei titoli hanno operato regolarmente e con continuità”.