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Bankitalia: urgenti misure per crescita e risanamento

“Le tensioni che hanno investito il nostro paese rafforzano l’urgenza di politiche economiche che assicurino il risanamento dei conti pubblici, contribuendo a contenere i tassi d’interesse, e che affrontino le debolezze strutturali italiane per sospingere la crescita e facilitare l’aggiustamento della finanza pubblica”. Questo l’allarme lanciato da bankitalia nel suo ultimo bollettino economico.

Secondo Via Nazionale, nel secondo trimestre il Pil “è aumentato dello 0,3% sul periodo precedente, dopo due trimestri di sostanziale stagnazione”. Ma “nel corso dell’estate il quadro congiunturale è peggiorato” e a luglio-settembre “la crescita si è indebolita”.

L’Italia, sottolinea Palazzo Koch, “ha risentito in misura particolarmente accentuata dell’evoluzione dell’economia globale e delle turbolenze sui mercati. Nonostante la sostanziale solidità del sistema bancario, il ridotto livello di indebitamento delle famiglie e l’assenza di significativi squilibri sul mercato immobiliare, il nostro Paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità per effetto dell’elevato livello del debito pubblico, della forte dipendenza dell’attività economica dall’andamento del commercio internazionale e delle deboli prospettive di crescita nel medio termine”.

MERCATO DEL LAVORO PEGGIORERA’, I GIOVANI I PIU’ COLPITI

Quanto al mercato del lavoro, secondo l’istituto centrale nei prossimi mesi peggiorerà ulteriormente: “Le prospettive si deteriorano in particolare tra i giovani e i meno istruiti”, perché “in un contesto di incertezza le imprese continuano a privilegiare assunzioni con forme contrattuali flessibili”. Il tasso di occupazione “è sceso al 47,6% dal 48,2% tra i possessori del solo diploma di scuola media inferiore, e al 45% dal 45,9% per le persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni”.

BANCHE SOLIDE, MA RISCHIO NUOVI RINCARI SUI PRESTITI

“Le condizioni di fondo delle banche italiane rimangono solide”, ma secondo Palazzo Koch le tensioni sui mercati finanziari condizionano la capacità di raccolta e c’è quindi “il rischio di ulteriori aumenti del costo dei finanziamenti bancari”.

PREZZI: L’IVA SI FARA’ SENTIRE, MA NEL 2012 CALERA’ L’INFLAZIONE

“L’inflazione al consumo è salita al 3,1% – si legge ancora nel bollettino di Bankitalia – e i prezzi potrebbero avere in parte già riflesso l’aumento dell’Iva” stabilito on l’ultima manovra finanziaria, “i cui effetti continueranno a esercitare modeste pressioni al rialzo nel corso dell’autunno”. L’inflazione di fondo, tuttavia, dovrebbe collocarsi “al 2,6% per l’anno in corso e all’1,9% per il 2012, sostanzialmente in linea con l’area euro”.

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Categories: Finanza e Mercati