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Bankitalia: un terzo delle imprese ha i conti in rosso

Il 30,2% degli operatori delle imprese d’industria e servizi prevede di chiudere l’attuale esercizio in perdita (contro il 23,6% dello scorso anno), e sono altrettante le aziende che hanno sforbiciato il personale. Sono questi i principali risultati della analisi congiunturale di Banca d’Italia sulle imprese d’industria e servizi tra settembre e ottobre, che indica anche un rallentamento della domanda di credito.

Ammonta, invece, al 50,3% la quota delle imprese che prefigura un risultato in utile. Le imprese più soggette alle perdite sono quelle del terziario, e in special modo alberghi e ristoranti.

Per quanto riguarda i livelli occupazionali, nel confronto con il 2011 la metà delle aziende dichiara una sostanziale stazionarietà, mentre un terzo ne indica un calo. Nel corso del 2012, fino ad ora, l’occupazione dipendente sarebbe scesa dello 0,4%, con un livello di contrazione più netto tra le aziende che contano tra i 20 e i 49 addetti.

Nel 2012 è anche cresciuto il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che è stata richiesta da un terzo delle imprese industriali, contro il 21,8% dello scorso anno. Il fatturato è calato per più del 50% delle imprese ed è cresciuto per il 24%. Negativi anche i giudizi su ordini e produzione.

Per le imprese italiane, a complicare l’attività produttiva, nel confronto con le imprese estere, sono il costo del lavoro e la tassazione al reddito d’impresa.

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