A ottobre il calo dei prestiti ha rallentato, così come il ritmo di crescita delle sofferenze bancarie, mentre i tassi d’interesse sui mutui hanno registrato una flessione. E’ questo il quadro che emerge dall’ultimo bollettino mensile di Bankitalia sugli istituti del nostro Paese.
Stando ai calcoli di via Nazionale, i prestiti al settore privato hanno registrato a ottobre una contrazione su base annua del 2,1%, contro il -2,3% di settembre. I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,6% sui dodici mesi (dal -0,7% del mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,1% (dal -3,3%).
Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 2,3% (dal +3,6% di settembre). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è scesa del 17,4% su base annua (-14,2% nel mese precedente).
Continuano ad aumentare invece le sofferenze bancarie, che a ottobre hanno registrato un tasso di crescita pari al 19,3%. Il dato è comunque migliore rispetto al +19,9% registrato a settembre.
Quanto ai tassi d’interesse sui mutui, la media è stata del 3,18%, contro il 3,27% del mese precedente. I rendimenti sulle nuove erogazioni di credito al consumo si sono attestati invece all’8,97%, in sensibile calo rispetto al 9,24% di settembre.
I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie d’importo fino a un milione di euro si sono fermati al 3,54% (contro il 3,60% del mese precedente), mentre quelli sui nuovi prestiti d’importo superiore a tale soglia si sono attestati al 2,16% (dal 2,43%). I tassi passivi sul complesso dei depositi, infine, sono stati pari allo 0,79%, lo stesso dato di settembre.