Il totale dei debiti commerciali vantati dalle imprese nei confronti delle amministrazioni pubbliche a fine 2011 supera quanto previsto in precedenza da Bankitalia: è pari a circa 90 miliardi, il 5,8% del pil. Questa la stima fornita dal direttore centrale per la Ricerca economica e Relazioni internazionali di Bankitalia, Daniele Franco, nell’audizione alla Camera sulla nota di aggiornamento del Def a seguito dello sblocco dei pagamenti della p.a. alle imprese.
La stima preliminare diffusa dall’istituto centrale con la relazione sull’anno 2011 collocava l’ammontare totale dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche intorno al 5% del pil. La revisione al rialzo è dovuta, ha spiegato via Nazionale, a una metodologia di stima più affinata e all’aggiornamento delle fonti.
L’Istat stimava per il 2011 debiti pari a circa 67 miliardi di euro. Bankitalia ha comunque precisato che nel nostro Paese gli attuali sistemi contabili delle amministrazioni pubbliche non permettono una rilevazione sistematica ed esaustiva dei debiti commerciali e che queste stime possono fornire indicazioni di massima sulle dimensioni e la distribuzione dei debiti.
Bisognerà invece attendere maggio per avere le stime per il 31 dicembre 2012 dei debiti commerciali della p.a. verso le imprese. Soddisfatto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “finalmente. Erano partiti da 71 miliardi, ma secondo noi erano un po’ di più. Ci fa piacere che arrivino piano piano sulle nostre tesi”.