Peggiora l’andamento dei prestiti bancari. Secondo la Banca d’Italia, a gennaio i finanziamenti al settore privato sono calati dell’1,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, dopo il -0,9% di dicembre. In particolare, i prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,6% sui dodici mesi (-0,5% a dicembre), mentre quelli alle imprese del 2,8% su base annua (-2,2% a dicembre).
In peggioramento anche la dinamica delle sofferenze bancarie, con il tasso di crescita sui dodici mesi in aumento al 17,5%, dal 16,6% del mese prima.
Va meglio invece sul fronte della raccolta. A gennaio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è aumentato al 7,7%, dal 7% di dicembre. Tuttavia, il tasso della raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è sceso al 2,2%, dal 4,8% di dicembre.
A gennaio, sottolinea Bankitalia, i tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle imprese d’importo inferiore a un milione di euro sono scesi al 4,39%, dal 4,43% del mese prima, mentre su quelli di importo superiore a questa soglia sono diminuiti al 3,09%, dal 3,15% di dicembre.
I tassi sui mutui alle famiglie erogati a gennaio per l’acquisto di abitazioni sono rimasti invariati al 3,92%, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono aumentati al 9,59%, dal 9,08% di dicembre. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono diminuiti all’1,17%, dall’1,25% di dicembre.