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Bankitalia, il nuovo sito è online: via Nazionale punta su social e mobile

“Può sembrare che ci siamo rifatti il trucco, ma non è così. Questo è un prodotto completamente nuovo: non abbiamo cambiato solo la grafica, ma l’intera struttura tecnologica”. Con queste parole Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia, ha presentato il nuovo sito internet dell’Istituto centrale, online da oggi (www.bancaditalia.it).

“Abbiamo anche arricchito i contenuti – ha spiegato Rossi in conferenza stampa a via Nazionale -, non solo aumentando i documenti disponibili, ma anche intervenendo su quelli già pubblicati, in modo da renderne il linguaggio più fruibile”.

A livello informatico, invece, il sito di Bankitalia è cambiato principalmente sotto quattro aspetti: nuovo software, ottimizzazione per smartphone e tablet, potenziamento della condivisione sui social e miglioramento del motore di ricerca interno, “che prima non funzionava molto bene – ha ammesso Rossi – mentre oggi è allineato agli standard internazionali”.

Quanto all’organizzazione della pagina, le sezioni del sito sono state semplificate e ridotte a sei (chi siamo, compiti, servizi al cittadino, pubblicazioni, statistiche e media), mentre dalla parte bassa della home page si può accedere alle aree multimedia e focus, oltre che all’agenda in cui sono elencati gli appuntamenti futuri e passati della Banca centrale. 

Il Direttore generale ha poi lasciato intendere che in futuro saranno possibili ulteriori innovazioni: “Siamo tentati di aprire una finestra per l’interattività – ha spiegato -, ma si tratta di un impegno su cui occorre riflettere, perché richiederebbe il lavoro di un’intera redazione”. 

Più complessa, ma non impossibile, la realizzazione di una rassegna stampa web dei commenti e delle analisi più interessanti: “Sarebbe forse presuntuoso da parte nostra – ha detto Rossi -, ma ci penseremo”.

Infine, è verosimile che prima o poi Palazzo Koch approdi anche nel mondo delle applicazioni: “Abbiamo pensato soprattutto alle statistiche, che sono fra i nostri contenuti più richiesti – ha concluso il dg -. Credo che un’app dedicata solo a questi dati potrebbe aiutare”.   

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Categories: Cultura