Dopo oltre tre anni ripartono i prestiti alle imprese, ma tornano a salire anche le soferenze bancarie. E’ quanto emerge dal supplemento della Banca d’Italia al Bollettino statistico “Moneta e banche”.
Secondo l’indagine, a novembre i finanziamenti alle aziende sono aumentati dello 0,2%, ritrovando il segno positivo per la prima volta dall’aprile del 2012. In generale, i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato un aumento su base annua dello 0,6% (contro il -0,5 per cento registrato a ottobre).
I prestiti alle famiglie sono cresciuti dello 0,8% su anno (+0,5% il mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati, sempre su base annua, dello 0,2% (-1,2 per cento a ottobre).
Le variazioni sui dodici mesi di prestiti e depositi “potrebbero riflettere gli effetti della diversa scadenza fiscale per i versamenti in autotassazione, fissata nel 2015 al 30 novembre e nel 2014 al primo dicembre”, si legge nel documento.
Quanto alle sofferenze, a novembre hanno sfondato il muro dei 200 miliardi lordi, arrivando a 201,02, contro i 198,9 miliardi di ottobre. Al netto delle svalutazioni operate dagli istituti, le sofferenze sono salite a 88,83 miliardi dagli 87,2 miliardi di ottobre.
Infine, i tassi bancari sono scesi a novembre per famiglie e imprese. Per i prestiti oltre un milione di euro, destinati alle imprese di maggiori dimensioni, il tasso medio è a minimi record: 1,28% dall’1,35% registrato in ottobre.
I tassi attivi applicati sui prestiti fino a un milione scendono invece al 2,76% medio rispetto al 2,86% del mese precedente. I prestiti sui mutui casa alle famiglie (tasso taeg) cala al 2,85% dal 2,87% medio segnalato per ottobre.
Anche i tassi applicati per il credito al consumo sono in lieve calo: all’8,29% dall’8,37% di ottobre.
