Bankitalia ha definito i parametri entro cui le banche italiane devono muoversi per fornire i dati utili per il monitoraggio degli stipendi dei manager più pagati. Gli istituti di credito italiani hanno tempo fino alla fine del mese per spedire tutto il materiale richiesto dalla Banca d’Italia per conformarsi alle nuove direttive dell’European banking authority (Eba). La stretta prevede che nel conteggio dello stipendio dei top manager rientrino tutte le possibili entrate, dallo stipendio fisso, agli accordi privati e altri tipi di retribuzione differita. Il tutto, specificando la metodologia del pagamento, se in contanti, azioni, strumenti legati alle azioni o anche altri strumenti – come possono essere le polizze assicurative.
Entro il 31 ottobre, perciò, Bankitalia sarà in grado di predisporre un database contenente tutte le informazioni circa le remunerazioni di tutti i banchieri italiani. Casi in cui lo stipendio eccede i limiti stabiliti dalle nuove tabelle di via Nazionale ne esistono molti, basti pensare che sono 109 i banchieri che guadagnano più di un milione di euro. Nello specifico, le nuove regole europee statuiscono che la quota variabile dello stipendio del banchiere non può eccedere lo stipendio fisso, che almeno il 50% della quota variabile dovrà essere in azioni, mentre il 40% andrà differita in un arco temporale non inferiore ai 3-5 anni.
I nuovi vincoli stabiliti dall’Unione europea si attiveranno qualora lo stipendio totale superi i 500mila euro, oppure quando il manager in questione faccia parte dello 0,3% dei più pagati dalla banca o, infine, se la retribuzione risulta essere uguale o superiore a quella di un altro risk taker. Bankitalia verrà a conoscenza di queste situazioni grazie alle comunicazioni delle banche stesse che dovranno segnalare le eventuali eccezioni, ossia quando un manager guadagna più di 750mila euro. Se il manager fa parte dello 0,3% del personale più retribuito, dovrà essere richiesta un’autorizzazione preventiva. Infine, in quei 109 casi in cui il banchiere percepisce più di un milione all’anno, Bankitalia sarà tenuta a informare l’Eba prima di prendere decisioni.