Debito pubblico in lieve calo a febbraio. Secondo i dati diffusi da Bankitalia, nel mese di febbraio il debito delle pubbliche amministrazioni è diminuito di 0,1 miliardi, assestandosi a quota 2.286,5 miliardi.
In base a quanto spiegato da via Nazionale, “la diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (6,2 miliardi, a 48,3; erano 56,8 a fine febbraio 2017) ha sostanzialmente compensato il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (5,7 miliardi) e l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del cambio dell’euro (0,4 miliardi)”.
Per quanto riguarda la ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è sceso di 0,3 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza è aumentato di 0,1 miliardi.
A febbraio le entrate tributarie sono state pari a 29,4 miliardi, in aumento di 1,5 miliardi rispetto a quelle rilevate nello stesso mese del 2017. “Nel primo bimestre dell’anno – evidenzia Bankitalia – si è verificata una leggera riduzione, pari a 0,2 miliardi; tuttavia, al netto di alcune disomogeneità contabili, si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata positiva”.
La Banca d’Italia comunica inoltre di aver rivisto al rialzo di circa 7 miliardi di euro il dato relativo al debito del 2017 diffuso lo scorso 15 marzo a causa del report pubblicato dall’Eurostat mercoledì 3 aprile sul peso che il salvataggio di Veneto Banca e Pop Vicenza ha avuto su deficit e debito pubblico.
