Con i venti di tempesta che agitano la Borsa e le banche, in particolare il caso Unicredit, sarà di cruciale importanza il vertice convocato per il 17 gennaio da Bankitalia con gli istituti di credito.
Sul tavolo ci sarà senz’altro la persistente richiesta di rafforzamento del patrimonio avanzata dall’Eba, l’autorità di vigilanza europea, argomento di forte preoccupazione, ancorchè lenita dall’imponente liquidità messa a disposizione delle banche europee dalla Bce.
L’obiettivo di Mario Draghi, quando ha annunciato un mese fa prestiti illimitati (in due tranche, dicembre e febbraio), era proprio quello di mettere in condizione gli istituti di allentare le condizioni del credito verso le famiglie e le imprese, sostenendo il rilancio dell’economia.
Su questo punto batterà sicuramente il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che chiederà alle banche italiane come intendono utilizzare i finanziamenti ricevuti da Francoforte. Finanziamenti che ammontano a fine dicembre a 210 miliardi di euro e che ad oggi risultano in buona parte parcheggiati presso la Bce, che ieri ha comunicato l’ennesimo record di depositi overnight (482 miliardi di euro).
Il problema principale rimane sempre la scadenza imposta dall’Eba: il 20 gennaio tutte le banche dovranno presentare piani di rafforzamento del capitale per arrivare ad attuarli entro fine giugno 2012. Finora è in regola solo Intesa SanPaolo, oltre che Unicredit che ha appena varato il suo aumento da 7,5 miliardi.
