La ripresa dell’economia italiana “prosegue gradualmente” e il Pil dovrebbe essere cresciuto dello 0,8% nel 2015, risultato cui si arriva con un +0,2% nel quarto trimestre. Lo stima la Banca d’Italia nel suo ultimo Bollettino Economico.
Alla spinta delle esportazioni, che dopo quattro anni di traino risentono della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta sostituendo quella della domanda interna. Via Nazionale prevede che la ripresa acquisterà vigore nel 2016 con un aumento del Pil dell’1,5%. L’anno successivo la crescita proseguirà “con intensità simile”.
Le previsioni sono in linea con quelle di luglio ma cambia il contributo dei diversi fattori: meno spinta dall’export e più dall’interno. C’è anche il contributo delle misure espansive della Legge di Stabilità. I rischi per la crescita “sono però orientati prevalentemente al ribasso”, osserva la Banca d’Italia, e la causa è il quadro internazionale: rallentamento della Cina e tensioni geopolitiche che potrebbero ripercuotersi sulla fiducia di famiglie e imprese.
L’inflazione quest’anno resterà molto bassa, per risalire poi oltre l’1% nel 2017. Nel dettaglio, i prezzi al consumo, misurati dall’indice armonizzato Ipca, dovrebbero salire “molto gradualmente, dallo 0,1% del 2015 allo 0,3% quest’anno e all’1,2% nel prossimo”. Al netto delle componenti più volatili, i prezzi cresceranno “dello 0,7% nel 2016 e dello 0,9% nel 2017”.
Anche la situazione del credito è in miglioramento e per le banche si riducono le nuove sofferenze: “La dinamica dei finanziamenti al settore privato si è rafforzata in autunno. I prestiti alle imprese sono cresciuti per la prima volta dopo quasi quattro anni”.
Il mercato del lavoro, infine, secondo Via Nazionale è in graduale miglioramento e nel 2017 la disoccupazione tornerà sotto l’11%: “Le attese delle imprese sul quadro occupazionale sono cautamente ottimiste”. Il tasso di disoccupazione, dall’11,9% del 2015, dovrebbe ridursi all’11,1% quest’anno e al 10,7% il prossimo.