Banca d’Italia ha deciso di chiudere le filiali di Brescia e Livorno nell’ambito di una riorganizzazione più ampia della sua rete territoriale. Questo intervento fa parte di un progetto approvato dal Consiglio Superiore dell’istituto, che include anche un potenziamento delle responsabilità decentrate, in particolare riguardo alla vigilanza prudenziale, alla prevenzione del riciclaggio e alla tutela della clientela. Inoltre, sono previsti rafforzamenti nell’ambito dell’educazione finanziaria e nella valutazione del merito di credito delle imprese non finanziarie, per supportare la politica monetaria. La prima riorganizzazione della rete delle Filiali fu fatta con Mario Draghi governatore di Via Nazionale.
In una nota si spiega che la riorganizzazione conferma il modello territoriale della Banca, che manterrà 21 filiali nelle regioni e province autonome, con altre 15 filiali destinate a funzioni specifiche. Il piano prevede anche una razionalizzazione delle risorse, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza e di integrare meglio le attività locali con quelle degli uffici centrali.
Nonostante le chiusure, Bankitalia ha assicurato che le sedi regionali di Milano e Firenze continueranno a supportare le istituzioni e le comunità locali nelle aree interessate. “La riforma – spiega Via Nazionale in una nota – intende valorizzare la presenza della Banca sul territorio e favorire un utilizzo delle risorse più efficiente, flessibile e integrato con gli uffici centrali”.