Il debito delle amministrazioni pubbliche ad aprile aumenta di 6,5 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo i 2.041,3 miliardi (contro i 2.034,725 di marzo). È quanto si legge nel supplemento al Bollettino statistico “Finanza pubblica” di Bankitalia. L’aumento riflette principalmente il fabbisogno della pubblica amministrazione parzialmente controbilanciato dalla diminuzione di 3,9 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro.
Ad ogni modo – rileva il bollettino – continua ad aumentare la quota dei titoli di Stato italiani in mani estere dopo i picchi negativi registrati fra il 2011 e il 2012. Nel solo mese di marzo la quota di debito pubblico detenuta dagli investitori esteri è salita di 16 miliardi a 725,3 miliardi, contro i 1.309,5 miliardi in mani italiane (+1,2 miliardi).
Migliora anche la dinamica delle entrate tributarie, che nei primi quattro mesi di quest’anno si sono attestate a quota 113,050 miliardi di euro, in aumento (+1,58%) rispetto allo stesso periodo del 2012. Soltanto nel mese di aprile le entrate contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 29,2 miliardi, in aumento del 3,9 per cento (1,1 miliardi) rispetto a quelle dello stesso mese del 2012 (28,1 miliardi).
Mentre ad aprile il fabbisogno della pubblica amministrazione è stato di 10,71 miliardi euro, dato che porta il totale dei primi quattro mesi del 2013 a 46,6 miliardi, un valore superiore di 0,5 miliardi rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2012.