In periodo di crisi il ricorso alle banche si fa più frequente. I prestiti degli istituti di credito italiani ai privati sono aumentati a giugno del 4,6%, dopo il +4,4% di maggio. A comunicarlo è la Banca d’Italia, che sottolinea come il tasso di crescita medio del credito alle famiglie sia stato del 5% su base annua, stavolta in calo dal 5,2% registrato il mese precedente. Il dato relativo alle società non finanziarie è salito invece al 5,1% contro il 5% di maggio.
Di seguito gli altri dati resi noti da Bankitalia relativi al mese di giugno:
TAEG +3,44%, QUELLO PER IL CREDITO AL CONSUMO +9,14%
Aumentano a giugno anche i tassi d’interesse applicati dalle banche sui finanziamenti alle imprese e alle famiglie. “I tassi sui finanziamenti alle imprese erogati nel mese sono aumentati di 21 punti base, al 3,17 per cento – si legge in un rapporto di Bankitalia – in misura leggermente più contenuta rispetto ai tassi ufficiali. Sempre a giugno sono leggermente aumentati i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie produttrici (al 4,56 per cento dal 4,48 per cento di maggio). I tassi sulle nuove erogazioni comprensivi di oneri e spese accessorie (Taeg) per l’acquisto di abitazione e credito al consumo sono rispettivamente aumentati di 6 punti base (al 3,44 per cento) e di 11 punti base (al 9,14 per cento). I tassi passivi sui depositi in essere sono cresciuti allo 0,88 per cento dallo 0,86 per cento del periodo precedente”.
SOFFERENZE BANCARIE IN CALO DAL 24,8 AL 23,4% FRA MAGGIO E GIUGNO
“Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze – non corretto per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche – ha continuato a ridursi, passando al 23,4 per cento dal 24,8 per cento del periodo precedente”.
RACCOLTA DEPOSITI IN CALO DELL’1%
“Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato registra una variazione negativa pari al -1 per cento, valore più contenuto del -1,5 per cento registrato il mese scorso. Il tasso di crescita sui dodici mesi della raccolta obbligazionaria continua a crescere, attestandosi al 4,6 per cento rispetto al 4,2 per cento di maggio”.