A gennaio i prestiti al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,8% contro il -1,6% registrato a dicembre. Lo ha reso noto la Banca d’Italia, spiegando che i dati sono corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari. Nel dettaglio, i prestiti alle famiglie sono calati, sui dodici mesi, dello 0,5% come nel mese precedente, mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,8% (-2,3% a dicembre).
Sempre a gennaio il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze bancarie è risultato pari al 15,4% contro il 15,2% registrato a dicembre. Inquesto caso Bankitalia ha precisato che il dato è stato calcolato senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche. Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi bancari del settore privato è stato invecepari al 5% (era al 4% a dicembre).
In calo invece, sempre secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, la raccolta obbligazionaria che, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 17,7% su base annua (-17,3% nel mese precedente).
Infine, i tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,32% (3,31% nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore alla soglia di 1 milione all’1,93% (2,15% a dicembre).
I tassi passivi (cioè quelli pagati dalle banche) sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,67% (0,73% nel mese precedente).