La Banca centrale giapponese ha scelto di proseguire nella politica già adottata, sostenendo che l’economia nipponica si avvia verso una moderata ripresa, nonostante il rallentamento dello scorso trimestre. L’istituto ha terminato la sua riunione di due giorni senza optare per aumento dell’acquisto di bond rispetto alla già programmata iniezione annuale di 60-70 trilioni di yen nella terza più importante economia mondiale. C’erano state speculazioni di un aumento dopo che la crescita economica si era dimezzata all’1,9% nel trimestre terminato a settembre. I menbri della BOJ hanno anche affermato che il Giappone si sta avviando verso il raggiungimento del target dell’inflazione del 2%, nonostante una debolezza nelle esportazioni.
Alcuni economisti, tuttavia, si domandano se un aumento dei prezzi stia di fatto rallentando una crescita degli investimenti, necessaria per sostenere l’economia nel lungo periodo. La Banca centrale giapponese ha confermato che le politiche di allentamento continueranno “fino a quando sarà necessario”.
Intanto la Borsa giapponese è cresciuta ai massimi degli ultimi sei mesi, con il benchmark Nikkei 225 in crescita dell’1,9%15,365.60 alla chiusura del 21 novembre, registrando la migliore performance dal 22 maggio
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