Bank of America archivia il primo trimestre 2018 con un utile netto in rialzo del 30%, battendo le previsioni degli analisti. Il risultato beneficia soprattutto dei cambiamenti introdotti dalla riforma fiscale targata Donald Trump l’anno scorso: il settore bancario, dopo i salati oneri una tantum registrati nel trimestre precedente, è ora tra quelli che traggono maggiori vantaggi dall’abbassamento dell’aliquota corporate.
Ha aiutato i conti della Banca anche il progressivo rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Federal Reserve: Bank of America, come le rivali, genera profitti dalla differenza tra quello che paga sui depositi e quello che incassa sui prestiti.
Nei tre mesi a marzo, la banca di Charlotte ha riportato profitti netti per 6,92 miliardi di dollari, 62 centesimi per azione, contro i 5,34 miliardi, 45 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso e meglio dei 59 centesimi attesi dagli analisti.
Il fatturato dell’istituto guidato da Brian Moynihan si è attestato a 23,125 miliardi, in crescita del 4% rispetto ai 22,25 miliardi del primo trimestre 2017 e anche in questo caso sopra i 23,06 miliardi previsti.