In merito alla vendita fuorviante di bond ipotecari a Fannie Mae e Freddie Mac prima dello scoppio della crisi, Bank of America ha siglato un patteggiamento da 9,5 miliardi di dollari conla Federal Housing Finance Agency (Fhfa), l’agenzia che regolava proprio i due gruppi nazionalizzati nel settembre 2008. I due gruppi garantivano e garantiscono tuttora la grande maggioranza dei mutui americani.
L’istituto di credito stima di conseguenza una riduzione da 3,7 miliardi di dollari, 21 centesimi per azione, dei profitti pre-tasse del primo trimestre.
La banca effettuerà un versamento in contanti da 6,3 miliardi di dollari e riacquisterà le cosiddette mortgage-backed securities per circa 3,2 miliardi di dollari. L’accordo copre asset da 57,5 miliardi di dollari venduti da Bank of America e Countrywidee Merrill Lynch.
La terza banca statunitense per asset ha spiegato che il patteggiamento pone fine a “uno dei pezzi più significativi ancora aperti” nell’ambito delle trattative con le autorità. Bank of America resta comunque soggetta a indagini da parte del dipartimento americano di Giustizia e altri regolatori.
Per Melvin Watt, direttore della Fhfa, l’intesa “rappresenta un passo importante nell’aiutare a ristabilire stabilità nel mercato generale dei mutui”. Il patteggiamento è simile a quelli raggiunti da Morgan Stanley, JPMorgan Chase e DeutscheBank.