Banda larga, finalmente si decolla. Il numero uno della Cassa depositi e Prestiti, Franco Bassanini, da ieri presidente di Metroweb, la società milanese della fibra rilevata dal fondo F2i (partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti) ha in progetto di utilizzare l’azienda come il nucleo fondante di un’iniziativa che coinvolga i grandi gestori per sviluppare tutti assieme la rete di nuova generazione. Dopo i primi contatti informali, oggi il progetto potrebbe essere lanciato in via ufficilae dal palco del convegno di Confindustria a Capri.
Per l’occaisone, infatti, Bassanini si confronterà con Franco Bernabé, ad di Telecom Italia, che ha già in essere un accordo con Metroweb, e con il direttore generale di Fastweb, società a suo tempo gemella di Metroweb, Stefano Parisi. In caso di risposta favorevole da parte dei due gestori, entrerà nel vivo “il disegno di rafforzamento del piano di sviluppo della connessione a banda larga nel Paese”, come ha già anticipato al momento della nomina di Bassanini il comunicato di F2i, azionista di riferimento di Metroweb, affiancata da Banca Intesa e da A2A salita al 19 %, con la conversione del bond. Dopo tanti dissapori e liti, insomma, potrebbe finalmente essere arrivata l’ora di passare dalle parole ai fatti: Metroweb (32 milioni di ricavi, margine operativo lordo di 26, e milioni, ha i numeri e l’esperienza per ridurre il gap tecnologico italiano.
La presenza di un partenr pubblico, che alle spalle ha la Cdp assicura quel terreno neutro che finora è mancato per garantire l’accordo tra l’ex incumbent e i privati. Naturalmente non mancano i nodi da sciogliere: la riposta degli altri gestori, a partire da Vodafone. Ma, soprattutto, il coordinamento con il minsitero dello Sviluppo Economico.